Una notizia bomba scuote il panorama cinematografico maltese: il tanto ambito programma di rimborsi in contanti, che ha attratto produzioni di altissimo profilo come Gladiator 2
, subirà un drastico taglio il prossimo anno. Il bilancio nazionale ha infatti ridotto di 7 milioni di euro i fondi destinati a questo sistema, portando la cifra complessiva da 35 a 28 milioni di euro. Una mossa che ridimensiona sensibilmente le possibilità di attrarre nuovi colossi cinematografici internazionali.
Eppure, mentre si stringe la cinghia sui rimborsi, il budget operativo della Malta Film Commission esplode, più che raddoppiando da 1,8 milioni a 3,8 milioni di euro. Non solo: la commissione potrà contare su ulteriori 500.000 euro, destinati a investimenti strategici nelle produzioni tramite la Film Finance Ltd, una società governativa rappresentata dal commissario Johann Grech. “Il governo rimane impegnato a soddisfare tutti i requisiti del programma di rimborso in contanti e a mantenere l’eccellente reputazione internazionale di questo sistema”
, ha rassicurato un portavoce del Ministero del Turismo.
Un settore in crescita, ma a che prezzo?
L’industria cinematografica maltese ha vissuto un boom incredibile negli ultimi anni. Il costo del programma di rimborsi è schizzato da meno di 10 milioni di euro a una cifra record di 36 milioni nel 2023. Ma nonostante le proiezioni, il governo si è ritrovato a spendere ben oltre il previsto: solo lo scorso anno, il Times of Malta ha rivelato che la produzione di Gladiator 2
avrebbe ricevuto un rimborso stratosferico di quasi 47 milioni di euro, suddivisi però su più esercizi.
Produttori locali scettici, ma le autorità insistono: “I rimborsi sono fondamentali”
Non mancano le polemiche. I produttori locali accusano il sistema di essere fortemente sbilanciato a favore delle produzioni straniere, penalizzando lavoratori e talenti maltesi. Le autorità, però, non arretrano di un passo, sostenendo che i rimborsi siano una leva cruciale per alimentare il settore cinematografico e creare posti di lavoro. “Il budget assegnato è in linea con le esigenze previste dalla Commissione”, ha dichiarato un portavoce della Film Commission, “con la possibilità di ulteriori aggiustamenti in base ai risultati delle valutazioni di audit”.
Uno sguardo al futuro: mezzo miliardo entro il 2028?
L’Unione Europea, intanto, non sembra preoccuparsi delle critiche, approvando senza riserve il programma maltese. Il futuro promette numeri da capogiro: i rimborsi potrebbero raggiungere il mezzo miliardo di euro entro il 2028, continuando a posizionare Malta come una delle destinazioni più appetibili per le grandi produzioni internazionali.
Ma il dibattito è destinato a continuare: Malta potrà davvero bilanciare i vantaggi economici con le richieste dei produttori locali e gli investimenti infrastrutturali necessari?
Foto: Matthew Mirabelli