Il dollaro si è impennato, il Bitcoin ha raggiunto nuovi vertici: mercoledì è stato un giorno di svolta per i mercati globali, mentre Donald Trump spingeva gli investitori a scommettere su nuovi tagli fiscali, dazi commerciali e un’inflazione in crescita.
Sebbene i sondaggi avessero previsto un testa a testa serrato, il magnate repubblicano ha surclassato la sua rivale democratica, la Vicepresidente Kamala Harris, alimentando così la fiducia degli investitori. Con la prospettiva di un secondo mandato sempre più concreta, la cosiddetta Trump Trade
ha ripreso vigore.
Nonostante la vittoria non sia ancora ufficiale, Trump ha già alzato i toni durante un discorso in Florida, proclamando: “Aiuteremo il nostro Paese a guarire… Abbiamo un Paese che ha bisogno di aiuto, e lo ha bisogno disperatamente.”
Un’affermazione che ha subito spinto il dollaro ai massimi storici.
Il controllo del Senato da parte dei Repubblicani ha aperto le porte a una serie di politiche economiche aggressive, tra cui tagli alle tasse, nuove tariffe e deregulation. Questo mix di misure è stato accolto con entusiasmo dai mercati valutari: il dollaro ha guadagnato l’1,5% sullo yen, toccando il valore più alto da luglio, e ha registrato forti incrementi anche contro l’euro e il peso messicano.
E poi c’è il Bitcoin: con un balzo impressionante di 6.000 dollari in un solo giorno, la criptovaluta ha segnato un nuovo record a 75.371,69 dollari, superando il precedente picco di marzo. Un risultato che conferma le promesse di Trump di trasformare gli Stati Uniti nella capitale globale delle criptovalute. Non a caso, il tycoon ha persino suggerito di mettere Elon Musk a capo di un’audit su scala nazionale per individuare e tagliare gli sprechi governativi.
Russ Mould, analista di AJ Bell, ha osservato come “Il prezzo del Bitcoin abbia seguito da vicino la posizione di Trump nei sondaggi e nei mercati delle scommesse.” Gli investitori sembrano credere che una vittoria repubblicana possa scatenare una domanda ancora più alta di criptovalute.
Gli analisti sottolineano che un controllo totale di Congresso e Casa Bianca da parte di Trump rafforzerebbe il dollaro e i rendimenti dei Treasury, in virtù dei suoi piani economici. Peter Esho, economista e fondatore di Esho Capital, ha dichiarato: “I mercati stanno cercando freneticamente di capire cosa succederà, ma per ora stanno scommettendo su una crescita più alta e un’inflazione più elevata.”
Neil Wilson, di Finalto trading group, ha sintetizzato la filosofia del nuovo corso economico in “trade, tariffs and taxation”, ovvero commercio, tariffe e tassazione, aggiungendo però: “Ricordiamo che la Camera è ancora in bilico e, anche con il controllo totale del Congresso, Trump non è sempre riuscito a realizzare tutto ciò che prometteva.”
Un nuovo mandato di Trump potrebbe diventare una spina nel fianco per Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, che si troverebbe a dover gestire le conseguenze inflazionistiche di politiche economiche così aggressive. Nel frattempo, la Fed si prepara a un’altra decisione cruciale, con un probabile taglio dei tassi d’interesse di 25 punti base giovedì, dopo il precedente taglio di 50 punti in settembre.
Il rialzo del dollaro ha dato una spinta anche ai mercati azionari: Tokyo ha registrato un’impennata di oltre il 3%, mentre piazze come Sydney, Singapore, Taipei e Mumbai hanno chiuso in positivo. Tuttavia, le tensioni non mancano: a Hong Kong, il mercato ha subito un crollo vicino al 3%, alimentato dai timori per l’impatto di una nuova presidenza Trump sulle relazioni tra Cina e Stati Uniti.
Pechino, intanto, osserva con attenzione e spera in una “coesistenza pacifica”
con gli Stati Uniti, mentre cerca di gestire una delicata fase economica interna, con il settore immobiliare in crisi e nuovi pacchetti di stimolo in cantiere.
Foto: AFP