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Malta

premio beffardo per Abela: gli attivisti bloccati all’ingresso del Parlamento

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Gli attivisti non si fermano, e il loro bersaglio è chiaro: lunedì sera hanno cercato di consegnare un provocatorio “premio da burattino” al Primo Ministro Robert Abela, ma sono stati fermati dalla sicurezza proprio mentre lui varcava l’ingresso del Parlamento. Abela, rapido e protetto dal personale, è stato scortato all’interno, mentre alle sue spalle gli attivisti bloccati cercavano di recapitargli un trofeo satirico. Si trattava di una sagoma di cartone che raffigurava il Primo Ministro come una marionetta, con un titolo beffardo: Premju l-Prim Qaddej tal-Iżviluppaturi  (“Premio per il Primo Servitore degli Sviluppatori”).

La serata prometteva scintille, poiché Abela era atteso per una sessione parlamentare speciale in cui il leader dell’opposizione, Bernard Grech, avrebbe risposto al bilancio presentato la settimana precedente. Ma l’ingresso del Primo Ministro è stato segnato dall’audace protesta di Moviment Graffitti, che aveva già fatto parlare di sé solo pochi giorni prima, interrompendo il discorso sul bilancio in Parlamento con maschere e striscioni. Gli attivisti avevano portato con sé maschere da maiale, volantini e un enorme striscione, sconvolgendo il Parlamento e costringendo il Presidente Anġlu Farrugia a sospendere la diretta televisiva. Dopo l’incidente, nuove regole sono state stabilite: chiunque entri nella galleria pubblica deve lasciare borse e cellulari all’esterno.

Dietro queste azioni c’è una rabbia profonda. I manifestanti protestano contro un governo che, secondo loro, è troppo spesso piegato ai voleri degli sviluppatori. Recenti rivelazioni del Times of Malta  hanno gettato benzina sul fuoco, mostrando come un piano della Planning Authority per modificare il piano locale di Villa Rosa a St George’s Bay ricalchi quasi alla perfezione i suggerimenti dei costruttori coinvolti nel progetto.

Dopo la manifestazione, Moviment Graffitti ha rilasciato una dichiarazione tanto sarcastica quanto incisiva, in cui si congratulava con Abela per essere diventato il primo destinatario del “Premio Burattino in Capo”, sottolineando con ironia che la sua “assoluta lealtà verso gli sviluppatori non poteva passare inosservata” .

“È un grande piacere per noi annunciare che il Primo Ministro è stato scelto per ricevere questo prestigioso premio in riconoscimento del suo fedele servizio agli sviluppatori del nostro paese,” ha dichiarato l’ONG. “La devozione assoluta del Primo Ministro agli interessi degli sviluppatori a Malta è innegabile. Ha sempre fatto del suo meglio per soddisfare ogni loro esigenza, un impegno per cui merita di essere riconosciuto e celebrato.”

Secondo Graffitti, Abela “si piega in ogni modo per compiacere coloro che tirano le sue fila”, ritardando volutamente l’introduzione di una riforma sui ricorsi in materia di sviluppo.

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Un attivista ha anche aggiunto un’affermazione pungente a sostegno del “premio” assegnato: “Un certo Joseph Portelli, che ha inviato una testimonianza a sostegno del Primo Ministro, ha dichiarato di essere molto soddisfatto e grato a lui per il ritardo nella riforma” , prosegue l’ONG. Portelli avrebbe poi espresso apprezzamento per la gestione del Primo Ministro, in particolare riguardo alla concessione di permessi per edifici non autorizzati.

La dichiarazione si conclude con una stoccata diretta, enfatizzando come Abela abbia “consolidato il suo status di Burattino in Capo” tramite decisioni favorevoli agli sviluppatori, come la modifica dei piani locali per Villa Rosa. “Un certo ‘Tal-Franċiż’ ha dichiarato che il Primo Ministro ha accolto immediatamente la sua richiesta di cambiare i piani locali per permettergli di costruire un progetto più grande, promettendo di fare tutto il possibile per realizzarlo,”  si legge nella nota.

“È stato quindi un grande onore per noi aver avuto oggi l’opportunità di conferire questo Premio al Burattino in Capo degli Sviluppatori, e speriamo che il Primo Ministro sia altrettanto entusiasta e orgoglioso di riceverlo.”

Foto: Mark Laurence Zammit.
Video: Mark Laurence Zammit.

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