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Malta

Villa Rosa: il PN accusa Camilleri di coprire giochi di potere

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Il Partito Nazionalista ha lanciato pesanti accuse contro il Ministro dell’Urbanistica Clint Camilleri, denunciando il suo presunto tentativo di “nascondersi dietro tecnicismi legali” pur di evitare di rendere pubblica la corrispondenza legata al controverso sviluppo di Villa Rosa. Una mossa che, secondo il PN, non farebbe altro che alimentare il sospetto di un gioco di potere volto a proteggere interessi specifici.

In una dichiarazione incendiaria, il PN ha affermato che Camilleri si starebbe “rifiutando” di pubblicare i dettagli della revisione del piano locale per l’area di St. Julian’s, documenti scambiati tra lui e l’Autorità di Pianificazione (PA) e, apparentemente, destinati a rimanere segreti. Secondo il ministro, gli obiettivi del piano per l’area non sarebbero stati dettati dai promotori del progetto, ma da “tecnici” indipendenti. Tuttavia, queste parole giungono solo dopo che il Times of Malta  ha scoperto che gli obiettivi del piano erano quasi identici a quelli di una presentazione preparata proprio dagli sviluppatori, il gruppo AC, e dai loro architetti.

Ma c’è di più: l’Opposizione denuncia che Camilleri starebbe anche bloccando la pubblicazione dei verbali di una riunione chiave del consiglio esecutivo della PA, in cui si è discusso dello sviluppo di Villa Rosa. Questa presunta mancanza di trasparenza è stata descritta dal PN come un palese tentativo di “occultare informazioni” dal pubblico.

Di fronte a un comitato parlamentare il mese scorso, Camilleri ha risposto a una domanda della parlamentare del PN Rebekah Borg ammettendo di non essere sicuro che la legge gli permettesse di rendere pubblica la corrispondenza legata alla revisione del piano locale, un’argomentazione che, secondo l’Opposizione, è solo un’altra scusa per evitare di rivelare informazioni scomode.

Il Partito Nazionalista ha inoltre ricordato che l’operato del ministro non solo contravviene a una risoluzione parlamentare del 2020 – la quale, secondo il PN, imponeva al ministro di “fornire le informazioni e i documenti necessari” – ma anche a una convenzione delle Nazioni Unite che garantisce il diritto di accesso alle informazioni ambientali. “Questa è una grave mancanza di trasparenza e dimostra che, invece di dare priorità alla protezione ambientale e alla qualità della vita, il Primo Ministro Robert Abela e il suo Gabinetto stanno promuovendo un processo di pianificazione dello sviluppo basato unicamente sui desideri degli sviluppatori” , ha dichiarato con enfasi il PN.

In un’ulteriore accusa, il PN sostiene che il tema del Bilancio 2025, intitolato “Un Paese di Qualità”, sia “mera propaganda, ben lontana dalla realtà quotidiana che viviamo”. Una stoccata, firmata dal ministro ombra per l’Urbanistica Stanley e dal ministro ombra per l’Ambiente Rebekah Borg, che punta a mettere in luce un quadro di promesse non mantenute e presunta manipolazione delle politiche urbanistiche in favore degli interessi privati.

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Foto: Matthew Mirabelli (foto principale, archivio) / Ministero di Gozo

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