Un viaggio da sogno in moto intorno al mondo si trasforma in un incubo per Craig e Lindsay Foreman, due britannici che sono stati arrestati in Iran. La coppia, che stava percorrendo la loro avventura globale, è stata fermata dalle autorità iraniane a gennaio, e la loro famiglia è ora in allarme, decisa a fare tutto il possibile per garantire il loro “ritorno sicuro”. La notizia ha gettato un’ombra di preoccupazione sulle loro vite, con un appello accorato a non dimenticarli.
Attualmente in custodia a Kerman, una città situata nel sud-est dell’Iran, i due sono stati arrestati con accuse di reati legati alla sicurezza, anche se i dettagli rimangono vaghi. La famiglia, in una dichiarazione rilasciata dal Ministero degli Esteri britannico, ha espresso il proprio profondo sconvolgimento: “Questo imprevisto ha causato preoccupazione per tutta la nostra famiglia, e siamo concentrati nel garantire la loro sicurezza e benessere in questo periodo così difficile”, hanno dichiarato. Unita nella speranza di riabbracciare presto Craig e Lindsay, la famiglia ha anche ringraziato tutti coloro che li stanno sostenendo in questo momento drammatico.
“Siamo davvero grati per l’ondata di sostegno ricevuto da amici, parenti e dalla comunità, che ci ha dato forza e incoraggiamento mentre affrontiamo questa prova”
, hanno aggiunto. Un sostegno che sta dando loro coraggio, mentre sperano di risolvere una situazione che sembra sfuggire a ogni controllo.
I due coniugi, entrambi nella metà dei 50 anni, sono stati arrestati mentre stavano percorrendo il loro viaggio intorno al mondo. Partiti da dicembre, erano giunti in Iran dopo aver attraversato l’Armenia, e stavano lentamente proseguendo il loro viaggio verso l’Australia. Nonostante i numerosi avvertimenti ricevuti, tra cui quelli da parte del Ministero degli Esteri britannico, hanno deciso di proseguire il loro cammino. Una decisione che ora potrebbe costargli molto caro.
Le agenzie iraniane, come riportato dall’IRNA, hanno confermato che la coppia è stata arrestata con accuse di crimini legati alla sicurezza, ma senza specificare i dettagli. È emerso che l’ambasciatore britannico in Iran, Hugo Shorter, ha incontrato i due detenuti presso l’ufficio del procuratore di Kerman, ma la situazione rimane incerta e carica di tensione.
La Farnesina britannica, intanto, ha ribadito il proprio avvertimento ai propri cittadini: sconsiglia categoricamente ogni viaggio in Iran. Per chi possiede la doppia cittadinanza britannico-iraniana, le autorità sono molto chiare: “i cittadini sono a rischio significativo di arresto, interrogatorio o detenzione”. E la storia sembra ripetersi, poiché diversi europei sono stati arrestati negli ultimi anni, in un contesto di frequenti scambi di prigionieri tra l’Iran e i governi occidentali.
In un post su Instagram, Lindsay Foreman ha parlato apertamente dei rischi che ha affrontato il suo viaggio, ammettendo che viaggiare in Iran le sembrava “un po’ spaventoso”. Tuttavia, ha spiegato che lei e suo marito avevano deciso di proseguire, “nonostante i consigli” ricevuti. “Sì, siamo consapevoli dei rischi. Ma sappiamo anche che i benefici di incontrare persone incredibili, ascoltare le loro storie e vedere i paesaggi mozzafiato di queste regioni possono valere molto di più della paura”
, aveva scritto con determinazione.
Foto: AFP