Donald Trump ha lanciato una nuova e veemente offensiva contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, chiamandolo apertamente “dittatore” e ampliando la frattura personale tra i due. Questo attacco svela le incredibili ripercussioni che potrebbe avere sul futuro del conflitto che infiamma l’Ucraina da ormai tre anni, dopo l’invasione russa. Le parole di Trump segnano un drammatico cambiamento di rotta: un ex alleato dell’Ucraina, che ora sembra voltare le spalle al paese in guerra, minacciando di ridurre i fondi e persino di compromettere la sua posizione nelle trattative internazionali.
“Un dittatore senza elezioni, Zelensky farebbe meglio a muoversi in fretta, altrimenti non avrà più nemmeno un Paese da governare”, ha scritto Trump in un post su Truth Social, provocando una scia di polemiche. Una dichiarazione che, sebbene rivelatrice delle forti tensioni tra i due, non tiene conto di un fatto cruciale: la legge ucraina prevede che non si svolgano elezioni durante la guerra. Nonostante questo, Trump non ha esitato a sparare a zero sul presidente ucraino, la cui leadership si sta facendo sempre più controversa e fragile agli occhi dell’opinione pubblica internazionale.
Martedì, durante una conferenza stampa, Trump non si è limitato a criticare Zelensky, ma ha anche ripreso alcune delle narrazioni più in voga a Mosca, rilasciando dichiarazioni che vanno contro ogni logica di supporto all’Ucraina. Ha chiesto esplicitamente la fine della guerra e, in un attacco a tutto campo, ha insinuato che la responsabilità di questa crisi ricadrebbe su Kyiv, accusando il governo ucraino di aver “iniziato” il conflitto. Una posizione che Zelensky ha prontamente respinto, accusando l’ex presidente degli Stati Uniti di essersi piegato alla “disinformazione russa”. E non finisce qui: “Rifiuta di fare elezioni, è molto impopolare nei sondaggi ucraini, e l’unica cosa che è riuscito a fare bene è stato giocare con Biden come se fosse un violino,”
ha scritto Trump nel suo provocatorio post.
Nel frattempo, Trump ha continuato a vantarsi dei presunti successi ottenuti dalla sua amministrazione, sostenendo che solo lui e il suo governo potrebbero risolvere il conflitto con la Russia. “Nel frattempo, stiamo negoziando con successo la fine della guerra con la Russia, qualcosa che tutti ammettono che solo ‘TRUMP’ e l’amministrazione Trump possano fare,”
ha aggiunto, alimentando ancora una volta la sua retorica da uomo forte della politica internazionale.
Nonostante le critiche, Zelensky continua a essere saldamente al comando, anche se la sua popolarità è stata messa a dura prova dalla guerra. Eppure, il sostegno tra gli ucraini non è mai sceso sotto il 50%, secondo i dati del Kyiv International Institute of Sociology (KIIS). La sua leadership, quindi, seppur messa alla prova dalla dura realtà del conflitto, sembra reggere – almeno per ora – alla tempesta. Ma quale sarà il futuro dell’Ucraina, e come evolveranno le relazioni con gli Stati Uniti? Questo attacco di Trump potrebbe segnare una svolta irreversibile.
Foto: [Archivio AFP]
Video: [Archivio AFP]