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Soldato israeliano spinge corpo di palestinese dal tetto: il video scatena proteste globali

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Una scena agghiacciante, catturata in video, ha sconvolto il mondo: un soldato israeliano è stato ripreso mentre, con un gesto brutale, spingeva con il piede il corpo di un palestinese apparentemente morto giù dal tetto di un edificio! Almeno due altri soldati hanno assistito alla scena senza battere ciglio, in quello che l’esercito israeliano ha definito un “incidente grave” .

L’episodio è avvenuto durante un’operazione militare nella città di Qabatiyah, vicino Jenin, nel cuore della Cisgiordania occupata. Questa zona è stata teatro di raid incessanti da parte delle forze israeliane dall’agosto scorso, raid che, secondo il ministero della salute palestinese, hanno causato la morte di decine di persone. Nel raid di giovedì, l’esercito ha dichiarato che quattro militanti sono stati uccisi “in uno scontro a fuoco” , mentre altri tre sono stati eliminati in un attacco aereo contro un veicolo. Ma è stata la crudele immagine del corpo spinto giù dal tetto a catturare l’attenzione e a scatenare l’indignazione internazionale.

Immediata la risposta dell’esercito israeliano, che ha cercato di mitigare il danno affermando: “Questo è un incidente grave che non rispecchia i valori delle forze di difesa israeliane e le aspettative nei confronti dei nostri soldati. L’episodio è sotto indagine” .

La violenza in Cisgiordania ha toccato livelli mai visti prima, crescendo di pari passo con la devastante guerra in corso a Gaza, iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele. Dall’inizio del conflitto, le forze israeliane e i coloni hanno ucciso almeno 682 palestinesi in Cisgiordania, secondo il ministero della salute palestinese. Nello stesso periodo, 24 israeliani, inclusi membri delle forze di sicurezza, sono stati uccisi in attacchi da parte di militanti palestinesi, secondo fonti israeliane.

Il gruppo militante di Hamas e l’organizzazione della Jihad Islamica hanno rivendicato la morte di almeno 14 dei militanti uccisi dall’inizio delle operazioni militari a fine agosto. Tra questi, Shadi Zakarneh, identificato dalle forze israeliane come “il responsabile di attacchi terroristici nella zona del nord della Cisgiordania”. L’esercito lo ha indicato come il leader di una “organizzazione terroristica”  a Qabatiyah, ma non ha specificato a quale gruppo appartenesse.

Le operazioni militari israeliane in Cisgiordania stanno raggiungendo proporzioni mai viste da decenni. È stato lo stesso capo dei diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Turk, a denunciarlo lo scorso 9 settembre, sottolineando che tali operazioni “stanno avvenendo a una scala non testimoniata negli ultimi vent’anni”. La Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967, è ormai diventata un campo di battaglia, con le incursioni militari sempre più frequenti e violente. Gli abitanti non hanno dubbi: questa è una vera e propria escalation di violenza, che sembra non avere fine.

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Footage: AFPTV

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