Esportazioni di grano paralizzate! Martedì è scoppiato uno sciopero tra i lavoratori dei terminal di grano del porto di Vancouver, bloccando metà delle esportazioni canadesi proprio nel momento più critico dell’anno. Un colpo devastante all’economia agricola del Paese!
I 650 lavoratori del sindacato dei Grain Workers, che operano in sei terminal a Vancouver, tra cui i colossi Cargill, Richardson International e Viterra, accusano la Vancouver Terminal Elevator Association di aver “investito pochissimo sforzo nei negoziati contrattuali”. Una situazione che rischia di diventare esplosiva, con conseguenze imprevedibili per il settore.
La protesta ha fermato le spedizioni di canola, grano, orzo, avena e colture speciali, proprio nel pieno della stagione autunnale, quando il flusso di merci dovrebbe essere ai massimi livelli. Solo l’anno scorso, oltre il 52% di tutto il grano prodotto in Canada è passato attraverso il porto di Vancouver, dimostrando l’importanza strategica di questo snodo commerciale.
Gli agricoltori sono nel panico e si appellano al governo per un intervento immediato. La Grain Growers of Canada, un’associazione che rappresenta ben 65.000 agricoltori, ha dichiarato che questo sciopero rischia di avere “un impatto devastante sui coltivatori di grano” del Paese. La posta in gioco è altissima: ogni giorno, circa 100.000 tonnellate di grano canadese transitano per questi terminal. Ogni giorno di stop
potrebbe costare al Paese fino a 35 milioni di dollari canadesi (26 milioni di dollari americani) in mancati ricavi dalle esportazioni.
Anche il Canola Council of Canada ha espresso profonda preoccupazione per questa paralisi lavorativa. Il suo amministratore delegato, Chris Davison, ha dichiarato che “questo sciopero arriva in un momento in cui l’industria sta già affrontando sfide di mercato significative e venti contrari”
.
Ma c’è un’altra minaccia all’orizzonte. La Cina, il più grande acquirente di canola canadese, sta considerando di imporre dazi sull’olio di semi di canola, un prodotto fondamentale per l’industria agricola del Paese. Tutto questo, dopo che il governo canadese ha imposto massicci dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi solo il mese scorso. Una guerra commerciale che potrebbe far crollare l’intero settore!
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