Putin promuove il suo “parente stretto” nell’ultimo scossone militare della Russia

Nelle ultime settimane Putin ha dato una scossa ai vertici militari. Foto: AFP

Il presidente russo Vladimir Putin ha nominato lunedì una donna che l’Occidente ha definito sua “parente stretta” a un incarico di primo piano nel ministero della Difesa, nell’ambito di una continua scossa ai vertici militari della Russia.

La nomina arriva dopo che Putin ha rimosso il mese scorso il suo storico capo della difesa Sergei Shoigu, sostituendolo con l’economista Andrey Belousov, e in seguito all’arresto di diverse figure militari di alto livello con accuse di corruzione.

Gli analisti hanno detto che l’epurazione ai vertici della difesa russa è un segno che Mosca crede di poter battere l’Ucraina sul campo di battaglia spendendo e superando Kiev e i suoi sostenitori occidentali.

Il Cremlino vuole anche ottenere un controllo più stretto sulle ingenti spese militari.

Lunedì Putin ha emesso dei decreti di sostituzione di quattro viceministri della Difesa.

Tra i sostituti ha nominato Anna Tsivilyova, figlia di suo cugino, e Pavel Fradkov, figlio del suo ex capo delle spie e primo ministro.

La Gran Bretagna ha colpito la Tsivilyova con sanzioni nel 2022, definendola “cugina di primo grado di Putin”, mentre l’Unione Europea l’ha definita “parente stretto” di Putin.

È stata a capo di un’importante società carbonifera e di un fondo sostenuto dal governo per sostenere le famiglie dei soldati che combattono in Ucraina.

Al ministero della Difesa supervisionerà l’assistenza sociale e i benefici per i soldati.

Fradkov è stato un alto funzionario dell’amministrazione presidenziale di Putin ed è figlio di Mikhail Fradkov, che ha diretto i servizi segreti russi per quasi un decennio ed è stato uno dei primi ministri di Putin negli anni 2000.

Anche un ex funzionario del ministero delle Finanze, Leonid Gornin, è stato nominato primo vice ministro della Difesa.

I cambiamenti fanno parte della più grande revisione del ministero della Difesa russo da quando ha inviato le truppe in Ucraina nel febbraio 2022.

Il tutto avviene mentre le forze russe avanzano sul campo di battaglia e Putin chiede il completo ritiro dell’Ucraina dal sud e dall’est del Paese come condizione preliminare ai colloqui di pace.

Queste richieste sono state respinte da Kiev come un “ultimatum” territoriale che ricorda Adolf Hitler.

Nel corso di un importante vertice diplomatico tenutosi in Svizzera nel fine settimana, Kiev ha ottenuto il sostegno per il principio che la sua “integrità territoriale” dovrebbe essere rispettata in qualsiasi accordo di pace con la Russia, anche se diversi Paesi chiave si sono rifiutati di appoggiare questa richiesta.