Connect with us

World

Musk e Milei sul palco con una motosega: il CPAC esplode di entusiasmo

Published

on

Uno spettacolo surreale si è consumato sul palco della Conservative Political Action Conference (CPAC): Elon Musk, il magnate più ricco del pianeta, ha sfilato con una motosega tra le mani, accolto da un’ovazione da stadio. Il simbolo della distruzione del vecchio ordine, della rivoluzione conservatrice, del taglio netto alla burocrazia. E chi meglio di lui poteva incarnare questa immagine?

A porgergli la motosega, il presidente argentino Javier Milei, che ha già fatto di questo strumento un’icona della sua lotta contro gli sprechi statali. Musk, vestito con occhiali da sole, cappellino e una vistosa collana, ha sventolato l’attrezzo sul palco, girandosi a destra e a sinistra, incassando il boato della folla prima di posarlo con un sorriso compiaciuto. Poi, con tono scherzoso, ha dichiarato: “Sto vivendo il meme.”

Ma dietro l’apparente ironia, la realtà è molto concreta: il miliardario sta già attuando una rivoluzione senza precedenti. Ha licenziato migliaia di dipendenti pubblici, ha smantellato intere agenzie federali, come quella che si occupava di distribuire aiuti ai paesi più poveri. E davanti alla platea del CPAC ha ribadito il concetto: “Stiamo cercando di fare cose buone. Ma anche, sapete, divertirci e mantenere un certo senso dell’umorismo.”

Poco dopo, Musk ha ripreso la motosega—sulla cui lama campeggiava la scritta _”Viva la libertà, maledizione”_—e l’ha portata via, come un trofeo, lasciando dietro di sé un’energia elettrizzante.

L’euforia del CPAC: l’America conservatrice festeggia il ritorno di Trump

Il clima era incandescente. Un mese dopo il trionfale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, i conservatori americani hanno trovato nel CPAC un’arena perfetta per celebrare la loro rinascita politica. Il vicepresidente JD Vance, parlando alla folla, ha descritto le prime settimane della nuova amministrazione come “un vero spasso” .

“Il presidente ci tiene a un ritmo folle”, ha dichiarato, con un sorriso compiaciuto. “Queste ultime settimane sono state incredibilmente divertenti.”

Advertisement

E mentre la sala esplodeva in applausi, la realtà sul terreno è che Trump sta mantenendo le promesse. Nel giro di pochi giorni ha firmato una raffica di ordini esecutivi che hanno smantellato le politiche progressiste del passato: drastici tagli alla spesa pubblica, strette sull’immigrazione, l’abolizione di programmi per la diversità sul lavoro. Per molti, un nuovo inizio.

Tra i presenti c’era anche Gabriel Garcia, un uomo che era stato messo agli arresti domiciliari per la sua partecipazione all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Ma ora, con Trump di nuovo alla guida del paese, Garcia non ha nascosto la sua esultanza: “Siamo tutti più felici. Abbiamo Trump di nuovo alla Casa Bianca!”

Il CPAC diventa il tempio di Trump

Se una volta il CPAC era una vetrina per le idee del movimento conservatore, oggi è chiaro che si è trasformato in una celebrazione della figura di Donald Trump. La lista degli ospiti riflette perfettamente questa nuova realtà: sul palco si sono alternati nomi chiave della sua amministrazione, come il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz, la Segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem e lo Speaker della Camera Mike Johnson.

Ma il momento più atteso deve ancora arrivare: sabato sarà lo stesso Trump a prendere la parola. Già nel 2024, quando era ancora in corsa per la presidenza, aveva usato il palco del CPAC per lanciare un attacco durissimo alla gestione di Joe Biden, descrivendo gli Stati Uniti come un “incubo”  sotto la guida democratica.

E quest’anno, il CPAC ha attirato anche leader di destra e ultradestra da tutto il mondo, tutti desiderosi di assorbire l’energia della rinascita trumpiana. La premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro slovacco Robert Fico figurano tra gli ospiti d’onore, insieme a esponenti della destra europea come Jordan Bardella (Francia), Nigel Farage (Regno Unito) e Mateusz Morawiecki (Polonia).

Per molti di loro, Trump è più di un leader: è un modello da seguire, un faro per una rivoluzione conservatrice che vogliono portare nei loro paesi. L’ex premier britannica Liz Truss non ha usato mezzi termini nel suo intervento: “I patrioti britannici guardano con invidia dall’altra parte dell’Atlantico. Vogliamo una rivoluzione trumpiana anche nel Regno Unito!”

E non si è fermata qui: ha lanciato un appello diretto a Musk, definendolo l’uomo giusto per combattere il cosiddetto “deep state” britannico. “Vogliamo Elon e il suo esercito di ‘Musk-rats’ per smascherare lo Stato profondo britannico. Vogliamo far parte della seconda rivoluzione americana!”

Advertisement

L’atmosfera è elettrica. Il CPAC non è solo una conferenza: è un’arena dove si forgia il futuro della destra mondiale.

Foto: AFP

Continue Reading