Un dramma che scuote la Germania: cinque vite spezzate, oltre 200 feriti, e una città in lutto profondo. L’attacco di venerdì sera al mercato di Natale di Magdeburgo ha lasciato il Paese sotto shock, sollevando domande angoscianti su come sia stato possibile ignorare segnali di allarme così evidenti.
Il presunto responsabile, Taleb al-Abdulmohsen, un psichiatra saudita di 50 anni, aveva un passato turbolento e inquietante. Questo uomo, che si definiva “un ateo saudita“, aveva utilizzato i social media per diffondere messaggi carichi di odio. Solo un anno fa, scriveva online: “Esiste un percorso verso la giustizia in Germania senza far esplodere un’ambasciata o massacrare cittadini tedeschi a caso? Se qualcuno lo conosce, me lo faccia sapere.” Secondo la rivista Der Spiegel, persino i servizi segreti sauditi avevano avvertito la Germania di una sua minaccia esplicita, in cui affermava che il Paese avrebbe pagato “un prezzo
” per il trattamento riservato ai rifugiati sauditi.
Eppure, nonostante queste sinistre dichiarazioni, un’indagine della polizia tedesca aveva stabilito che Abdulmohsen non rappresentava “un pericolo specifico
“. Una decisione che ora si rivela tragica.
Magdeburgo è ora una città paralizzata dal dolore. Tra le vittime c’è anche un bambino di nove anni, mentre circa 40 feriti sono in condizioni critiche, con i medici che lavorano senza sosta per salvare vite. Testimoni hanno raccontato scene da incubo: “Sangue ovunque sul pavimento, gente che urlava, un dolore insopportabile.”
Abdulmohsen, arrestato sul posto accanto alla sua auto distrutta, è un personaggio che divide e inquieta. Un tempo attivista che aiutava le donne a fuggire dai Paesi del Golfo, ha poi abbracciato teorie cospirative sull’”islamizzazione
” dell’Europa. Ha criticato l’accoglienza dei migranti musulmani, arrivando a scrivere che sperava che Angela Merkel venisse incarcerata a vita o addirittura giustiziata.
La presidente del Central Council of Ex-Muslims, Mina Ahadi, ha dichiarato: “Non è uno sconosciuto per noi; ci terrorizza da anni. È un psicopatico che aderisce a ideologie cospirative ultra-destre e odia chiunque non condivida il suo odio.”
Il cancelliere Olaf Scholz ha definito l’attacco “terribile e folle” e ha lanciato un appello all’unità: “È fondamentale che restiamo uniti e che sia la speranza a guidarci, non l’odio.” Tuttavia, le critiche politiche non si sono fatte attendere. L’estrema destra AfD e la sinistra BSW hanno accusato il governo di non aver fatto abbastanza per prevenire l’attacco. “È il minimo che dobbiamo alle vittime,” ha dichiarato Bernd Baumann, mentre Sahra Wagenknecht ha chiesto spiegazioni sul perché “così tante segnalazioni e avvertimenti siano stati ignorati
.”
La tragedia lascia un segno indelebile, alimentando polemiche e interrogativi su come evitare che un simile orrore possa ripetersi.
Foto: AFP