Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha avuto un colloquio martedì con il presidente francese Emmanuel Macron a Roma, in un contesto di tensioni tra i due Paesi sul tema dell’immigrazione.
Il leader francese si trovava nella capitale italiana per partecipare ai funerali di Stato dell’ex presidente Giorgio Napolitano, morto venerdì all’età di 98 anni.
Il forte aumento degli sbarchi di migranti sull’isola italiana di Lampedusa all’inizio del mese ha riacceso un aspro dibattito in tutta l’UE su chi si assume la responsabilità dei richiedenti asilo.
La retorica è stata particolarmente accesa in Francia, dove i partiti politici nel parlamento appeso del Paese stanno discutendo su un progetto di legge che regola i nuovi arrivi.
“Non possiamo lasciare gli italiani da soli”, ha detto Macron in un’intervista televisiva domenica, un’offerta di aiuto che la Meloni ha subito detto di aver accolto “con grande interesse”.
I due leader si sono incontrati l’ultima volta a Parigi a giugno e venerdì sono entrambi attesi a Malta per un vertice dei leader del Mediterraneo.
Sul tema della migrazione, la Meloni si è scontrata anche con la Germania, il cui presidente, Frank-Walter Steinmeier, era presente ai funerali di Napolitano.
Nel fine settimana il premier italiano ha scritto al cancelliere Olaf Scholz per lamentarsi del finanziamento da parte di Berlino di progetti di beneficenza per aiutare i migranti in mare o a terra in Italia.
Roma incolpa le imbarcazioni delle ONG che conducono missioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale – la traversata marittima più mortale al mondo per i migranti – di incoraggiare gli arrivi dal Nord Africa.
Ma i dati dimostrano che non funzionano come un cosiddetto fattore di attrazione, le partenze si basano sulle condizioni meteorologiche e non sulla presenza delle imbarcazioni delle ONG, e la stragrande maggioranza dei migranti viene salvata dalla guardia costiera italiana, secondo il ministero degli Interni.
Napolitano è un ex comunista che è diventato il primo presidente italiano a ricoprire un secondo mandato.
Rinomato per la sua moderazione e la sua abilità di statista, è stato considerato un garante della stabilità in un periodo di particolare turbolenza della politica italiana.
In carica dal 2006 al 2015, è stato presidente durante le premiership di Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi.
Tra gli invitati ai funerali sono stati annunciati anche rappresentanti di Albania, Austria, Portogallo, Slovenia, Gran Bretagna e Unione Europea.
Inusualmente per l’Italia, Napolitano aveva chiesto una cerimonia non religiosa, che si è tenuta nella Camera dei Deputati, la camera bassa del Parlamento.