Il Comitato europeo per la protezione dei dati ha dichiarato mercoledì di aver adottato una decisione vincolante che vieterà
a Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, di utilizzare i dati personali degli utenti per la pubblicità mirata.
L’ordine “imporrà un divieto di trattamento dei dati personali per la pubblicità comportamentale sulle basi giuridiche del contratto e dell’interesse legittimo in tutto lo spazio economico europeo”, ha dichiarato l’EDPB in una dichiarazione pubblicata sul suo sito web.
L’EDPB ha dichiarato di aver preso la decisione in seguito a una richiesta dell’autorità norvegese di regolamentazione dei dati, che all’inizio di quest’anno ha imposto il divieto di inviare agli utenti di Facebook e Instagram pubblicità mirate basate sui loro dati personali che la piattaforma di social media raccoglie senza il loro esplicito consenso.
La decisione dell’EDPB obbliga il regolatore dei dati irlandese, che ha autorità sulle operazioni di Meta in Europa, a prendere misure definitive sulla questione entro due settimane, con un divieto che entrerà in vigore una settimana dopo.
La dichiarazione afferma che Meta è stata informata martedì della decisione dell’EDPB e ha indicato che intende chiedere il consenso per l’utilizzo dei dati personali per indirizzare gli annunci pubblicitari che gli utenti vedono quando utilizzano le app.
“L’EDPB prende atto della proposta di Meta di affidarsi a un approccio basato sul consenso come base giuridica” e ha dichiarato che tale proposta è in fase di valutazione.
Alla fine del 2022 Facebook aveva circa 300 milioni di utenti giornalieri in Europa, su circa due miliardi di utenti in tutto il mondo, e gli europei generano circa un quinto delle vendite pubblicitarie di Meta.
La perdita della capacità di targetizzare gli annunci potrebbe rappresentare un colpo finanziario per Meta se gli inserzionisti riducessero la loro spesa.
La presidente dell’EDPB, Anu Talus, ha dichiarato in un comunicato che la decisione di imporre il divieto è stata presa dopo che Meta è risultata non aver rispettato gli ordini emessi alla fine dello scorso anno.
“È giunto il momento che Meta metta in regola il proprio trattamento e interrompa quello illegale”, ha dichiarato.