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La Corte europea conferma il diritto dell’Italia al bronzo greco

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La statua nota come “Gioventù vittoriosa” è esposta alla Getty Villa nel 2018. Foto: Mario Tama /Getty Images North America/ AFP

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che l’Italia è autorizzata a sequestrare un antico bronzo greco, ripescato dall’Adriatico negli anni ’60 e ora conservato al Getty Museum di Los Angeles.

La statua, che rappresenta un atleta nudo, e che negli Stati Uniti è conosciuta come “Gioventù vittoriosa”, è scomparsa dopo il suo ritrovamento nel 1964 fino all’acquisto da parte del museo nel 1977. Da allora il Getty si è rifiutato di restituirla all’Italia.

Il museo si era appellato alla Corte di Strasburgo dopo che nel 2019 il massimo tribunale italiano aveva confermato un ordine di confisca del bronzo.

Roma sta cercando di recuperarlo da quando è stato venduto all’asta per 3,9 milioni di dollari in Germania. Ha anche cercato di impedirne il trasferimento negli Stati Uniti attraverso la Gran Bretagna.

Ma la scultura, attribuita all’artista greco Lysippos, è rimasta esposta alla Getty Villa, nell’elegante quartiere Pacific Palisades di Los Angeles.

Tra le loro argomentazioni, i giudici italiani hanno affermato che la statua apparteneva al patrimonio culturale del Paese, a motivo del suo recupero da parte di una nave battente bandiera italiana.

Hanno inoltre sottolineato il “continuum tra la civiltà greca e la successiva cultura romana”.

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La ECHR ha respinto il ricorso del Getty, concordando sul fatto che “le autorità italiane hanno ragionevolmente dimostrato che la statua era parte del patrimonio culturale italiano e apparteneva legalmente allo Stato”.

“La Corte ha sottolineato che chi acquista una proprietà deve indagare attentamente sulla sua origine per evitare possibili richieste di confisca”, ha aggiunto.

“Il Getty Trust, acquistando la statua in assenza di qualsiasi prova della sua legittima provenienza e con piena consapevolezza delle rivendicazioni delle autorità italiane su di essa, ha ignorato i requisiti della legge, quantomeno per negligenza, o forse in malafede”, ha affermato il tribunale.

L’Italia si è già scontrata con il Getty Museum, con il quale aveva raggiunto un accordo nel 2007 per la restituzione di 42 oggetti antichi, che secondo Roma erano stati rubati ed esportati illegalmente.

Fondato dal miliardario del petrolio John Paul Getty, il museo è sostenuto dalla fondazione d’arte più ricca del mondo, il cui patrimonio è stato stimato in diversi miliardi di dollari nel 2009.

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