Fumo durante i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza da una postazione nel sud di Israele, il 12 maggio 2024, tra gli scontri in corso nel territorio palestinese. Foto: AFP
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha esortato domenica a fermare immediatamente la guerra tra Israele e Hamas a Gaza, a restituire gli ostaggi e ad “aumentare” gli aiuti umanitari nel territorio palestinese assediato.
“Ripeto il mio appello, l’appello del mondo intero per un immediato cessate il fuoco umanitario, il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e un’immediata ondata di aiuti umanitari”, ha detto Guterres in un discorso video alla conferenza dei donatori internazionali in Kuwait.
“Ma il cessate il fuoco sarà solo l’inizio. Sarà un lungo percorso di ritorno dalla devastazione e dal trauma di questa guerra”, ha aggiunto.
Gli attacchi israeliani su Gaza sono continuati domenica dopo aver esteso l’ordine di evacuazione di Rafah, nonostante le proteste internazionali per l’incursione militare nelle aree orientali della città, chiudendo di fatto un passaggio chiave per gli aiuti.
“La guerra a Gaza sta causando orribili sofferenze umane, devastando vite umane, distruggendo famiglie e rendendo un numero enorme di persone senza casa, affamate e traumatizzate”, ha dichiarato Guterres.
Le sue osservazioni sono state pronunciate all’apertura della conferenza in Kuwait organizzata dall’International Islamic Charitable Organization (IICO) e dall’organizzazione di coordinamento umanitario delle Nazioni Unite OCHA.
Venerdì scorso, a Nairobi, il capo delle Nazioni Unite aveva avvertito che Gaza avrebbe rischiato un “disastro umanitario epico” se Israele avesse lanciato un’operazione di terra su larga scala a Rafah.
La guerra più sanguinosa di Gaza è iniziata in seguito all’attacco senza precedenti di Hamas contro Israele del 7 ottobre, che ha provocato la morte di oltre 1.170 persone, per lo più civili, secondo un conteggio dell’AFP sui dati ufficiali israeliani.
Giurando di distruggere Hamas, Israele ha lanciato un’offensiva di rappresaglia che ha ucciso più di 34.971 persone a Gaza, soprattutto donne e bambini, secondo il ministero della Sanità del territorio gestito da Hamas.