Il Canada sta indagando su OpenAI per questioni di privacy legate a ChatGPT. Il chatbot di OpenAI, ChatGPT, è stato sotto scrutinio sin dal suo lancio nel novembre 2021, poiché i critici sollevano dubbi su come ottiene e elabora i dati.
L’Ufficio del Commissario per la privacy del Canada ha aperto un’indagine in risposta a una denuncia riguardante “la raccolta, l’uso e la divulgazione di informazioni personali senza consenso“. ChatGPT utilizza informazioni online per fornire risposte dettagliate alle domande degli utenti ed è stato oggetto di attenzione per la sua capacità di generare saggi, canzoni, esami e persino articoli di cronaca a partire da brevi suggerimenti
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La mossa dell’autorità di regolamentazione canadese arriva nel contesto di crescenti richieste di un maggiore controllo sulla tecnologia alimentata dall’intelligenza artificiale. La scorsa settimana Elon Musk – fondatore di OpenAI ma non più membro del CDA e centinaia di esperti mondiali hanno chiesto una pausa di sei mesi nella ricerca sui sistemi di IA più potenti del GPT-4, l’ultima iterazione del software su cui si basa ChatGPT, citando “profondi rischi per la società e l’umanità”. Nel mentre l’Italia è diventata il primo Paese occidentale a bloccare ChatGPT
a causa di preoccupazioni riguardanti l’uso dei dati.
Europol ha anche avvertito che i criminali sono pronti a sfruttare i bot conversazionali alimentati dall’intelligenza artificiale per commettere frodi e altri reati informatici
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