Il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida non ha usato mezzi termini: il Giappone difenderà il suo territorio con ogni mezzo necessario. Questa dichiarazione di fuoco arriva in seguito a una clamorosa provocazione russa. Un aereo da pattugliamento Il-38, senza autorizzazione, ha violato lo spazio aereo giapponese sopra le acque territoriali di Hokkaido, e non una sola volta, ma ben tre volte!
La risposta del Giappone? Decisa e rapida. Caccia giapponesi sono stati immediatamente fatti decollare, lanciando avvertimenti via radio e con razzi di segnalazione, in quella che il Ministro della Difesa Minoru Kihara ha definito “la prima incursione confermata dal 2019”. Un incidente che ha fatto scattare una protesta diplomatica senza precedenti: “Oggi abbiamo presentato una protesta molto seria al governo russo tramite canali diplomatici, esortandoli fermamente a prevenire future violazioni”
, ha affermato Kihara.
Da New York, dove si trova per l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Kishida ha definito l’incidente “estremamente deplorevole”, ribadendo che il Giappone “difenderà con determinazione il proprio territorio, le acque territoriali e lo spazio aereo”
.
Ma perché il Giappone è così in allerta? Non si tratta solo di una violazione aerea. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, Tokyo si è schierata apertamente con l’Occidente, fornendo sostegno finanziario e militare a Kiev e imponendo sanzioni a Mosca. Durante un incontro con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Kishida ha ribadito il suo impegno, ricevendo in cambio una delle più alte onorificenze ucraine come riconoscimento per il suo sostegno costante.
Eppure, non è la prima volta che si verificano incidenti simili. Nel 2023, un aereo sospettato di essere russo aveva già sfiorato lo spazio aereo giapponese, senza però conferme definitive. Oggi, però, non ci sono dubbi: “Questo è il primo sconfinamento aereo annunciato pubblicamente di un velivolo russo dal giugno 2019,”
ha precisato Kihara, riferendosi a quando un bombardiere russo Tu-95 aveva invaso lo spazio aereo giapponese a sud di Okinawa e intorno alle Isole Izu, vicino a Tokyo.
Le tensioni sono in continua escalation. Solo a inizio mese, il Giappone ha dovuto far decollare nuovamente i suoi caccia quando alcuni aerei russi hanno volato intorno all’arcipelago. Sebbene in quell’occasione non sia stato violato lo spazio aereo, gli aerei hanno sorvolato una zona di forte contesa territoriale tra i due Paesi.
E non è solo la Russia a far tremare Tokyo. Recentemente, le navi da guerra di Mosca e Pechino hanno condotto esercitazioni congiunte nel Mar del Giappone, in quella che Vladimir Putin ha descritto come la più grande operazione navale degli ultimi trent’anni. Non è passato molto tempo che anche la Cina ha fatto la sua mossa: ad agosto, un aereo militare cinese ha violato lo spazio aereo giapponese, costringendo Tokyo a una reazione immediata e definendo l’azione “una grave violazione”
della sovranità nazionale.
E se pensate che sia finita qui, vi sbagliate. La scorsa settimana, una portaerei cinese ha attraversato per la prima volta il tratto di mare tra due isole giapponesi vicino a Taiwan, un passaggio che Tokyo ha bollato come “totalmente inaccettabile dal punto di vista della sicurezza del Giappone e della regione”. Ma Pechino, con il suo solito pragmatismo, ha ribattuto che tutto è avvenuto “in conformità con il diritto internazionale”
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Foto: [Archivio AFP]