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Malta

Malta in attesa: Maja e Antonio sfidano l’impossibile ai Giochi Paralimpici

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Maja Theuma e Antonio Flores sono pronti a sfidare ogni limite umano, portando con orgoglio la bandiera maltese ai Giochi Paralimpici di Parigi. Maja Theuma, una giovane donna che non si è mai lasciata scoraggiare dall’acondroplasia, un disturbo della crescita ossea che causa il nanismo, ha trasformato ciò che molti avrebbero considerato un ostacolo in una forza straordinaria. “Crescere vedendo la differenza tra me e gli altri non mi ha fermata, anzi, mi ha definita” ha dichiarato con determinazione al Times of Malta“Sono la persona che sono oggi grazie alle sfide che ho affrontato” .

Con solo 24 anni, Maja è già entrata nella storia come la prima nuotatrice paralimpica maltese con acondroplasia a partecipare alla 17ª edizione dei Giochi Paralimpici Estivi a Parigi. Iniziati ieri sera, questi giochi si protrarranno fino all’8 settembre, e vedono Malta partecipare per l’undicesima volta, con Maja e il corridore Antonio Flores  pronti a competere al massimo delle loro capacità.

Oggi, Maja si lancerà nei 50 metri stile libero, mentre Flores, con la sua incredibile tenacia, gareggerà nei 100 e 200 metri tra il 1 e il 2 settembre. Maja ha iniziato il suo percorso di allenamento professionale solo sette anni fa, ma ha già fatto parlare di sé partecipando a numerose competizioni internazionali di nuoto paralimpico. “Quando sono in acqua, sono nel mio mondo, dimentico tutto ciò che accade intorno a me e mi concentro solo sulle mie bracciate”  ha confessato.

L’allenamento per i Giochi Paralimpici è stato estenuante: “Mi alleno due o tre volte al giorno, e in questo momento ogni millisecondo conta”  ha rivelato. Con una disciplina di ferro, si sottopone a nove sessioni di nuoto e due di forza ogni settimana, dimostrando un impegno incrollabile. Nonostante le sfide, Maja rimane focalizzata sul suo obiettivo, mantenendo un velo di mistero sui dettagli della sua strategia di gara.

Ma Maja non è l’unica a nutrire grandi speranze per Parigi. Antonio Flores, un veterano dello sport paralimpico, è pronto a tornare in pista dopo aver superato una delle prove più difficili della sua vita. Nel 2020, un infortunio al tendine d’Achille lo ha costretto a rinunciare ai Giochi di Tokyo, nonostante avesse già conquistato la qualificazione. “Sapere di essermi qualificato e poi dover rinunciare è stato molto difficile”  ha raccontato Flores, che a 34 anni si appresta a competere nella sua seconda Paralimpiade, dopo il debutto a Pechino.

La storia di Antonio è un viaggio attraverso il dolore e la determinazione. Afflitto da una malformazione congenita che gli causava dolori lancinanti alla gamba destra, ha dovuto affrontare una decisione straziante: “Ridurre la mia mobilità o amputare la gamba per condurre una vita più o meno normale”. Antonio ha scelto di amputare la gamba, e con una forza d’animo straordinaria, ha imparato nuovamente a camminare, correre e persino sprintare. “Correre con un problema al piede è una sfida enorme, ma anche la più gratificante” ha detto, descrivendo la sensazione quasi mistica di libertà che prova durante la corsa.

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La sua storia è un potente esempio di disciplina e resilienza. “Potresti non vedere i risultati immediatamente, ma con disciplina e pazienza raggiungerai il tuo obiettivo”  ha sottolineato. Nonostante la pressione di una competizione di così alto livello, Antonio si avvicina a Parigi con un atteggiamento sereno: il suo obiettivo principale è godersi l’esperienza e dare il meglio di sé.

Foto: [Archivio Times of Malta]
Video: Karl Andrew Micallef

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