Ferrari F1: cosa aspettarsi dal 2023?

Si è conclusa ad Abu Dhabi la stagione 2022 che ha visto una Ferrari molto competitiva soprattutto nella prima parte di stagione, ma che purtroppo per i fan del cavallino rampante, non è riuscita a capitalizzare l’ottima velocità della propria monoposto nella seconda parte di stagione. Il bottino di 4 vittorie e 11 pole position, associati al secondo posto dei campionati piloti e costruttori lasciano comunque ben sperare per la stagione a venire.

Sì perché il progetto della F1-75 era iniziato con ottimi auspici, ma la difficoltà nell’ apportare elementi di sviluppo nel corso della stagione e le evidenti problematiche a livello di affidabilità della power unit ne hanno condizionato enormemente le prestazioni, spianando di fatti la strada alla Red Bull .

Non è un segreto che, a Maranello, nonostante i dubbi interni al team sul ruolo futuro di Mattia Binotto e dei capi strateghi al muretto Ferrari, si stia già lavorando da tempo alla Rossa del prossimo anno, nome in codice “675 “.

Come confermato da fonti interne e dallo stesso Mattia Binotto, la Ferrari che verrà non rappresenterà un taglio netto con il passato, e non somiglierà alle altre vetture. È forte, infatti, la convinzione della bontà del progetto aerodinamico di quest’anno, per questo si sta spingendo verso uno sviluppo delle forme attuali con pance morbide e scavate nella parte superiore oltre che le squamate prese d’aria orizzontali .

Le principali novità del 2023 interesseranno soprattutto il fondo vettura, che a seguito delle nuove direttive esigerà uno sviluppo ulteriore rispetto all’anno appena trascorso. Novità anche sul versante cambio, si adotterà infatti una scatola modificata nella nella zona di alloggiamento della frizione. Con il congelamento delle prestazioni delle power unit sarà fondamentale rivedere tutte le componentistiche relative all’affidabilità dei due motori, termico ed elettrico, per evitare di girare con mappature che ne castrino il potenziale.