Un nuovo fronte di battaglia politica si apre a Malta, e questa volta al centro della tempesta c’è la riforma delle inchieste magistratuali, accusata di essere una mossa per proteggere i potenti dalle indagini. Il partito Momentum, fondato da Arnold Cassola, lancia un appello infuocato a tutti i cittadini maltesi: scendere in piazza domenica alle 16:00 a Valletta per opporsi a quella che definisce una pericolosa deriva autoritaria.
Il segretario generale di Momentum, Mark Camilleri Gambin, non usa mezzi termini e attacca frontalmente il governo. Secondo lui, “l’unico elemento positivo” della riforma è l’obbligo di aggiornare regolarmente le vittime sullo stato dell’inchiesta e il loro diritto automatico a una copia una volta conclusa. Per il resto, però, le modifiche proposte sarebbero “un perfetto esempio di come i regimi autoritari tentano di limitare i diritti naturali dei cittadini
“.
L’accusa è chiara e diretta: il primo ministro Robert Abela e il ministro della Giustizia Jonathan Attard starebbero ignorando la volontà popolare per mettere un bavaglio alla giustizia. “Robert Abela e Jonathan Attard non possono semplicemente ignorare la volontà del popolo e calpestare i nostri diritti
,” ha dichiarato Camilleri Gambin, alzando il tono dello scontro politico.
Ma il governo si difende. Abela sostiene che la riforma è necessaria per evitare che le inchieste diventino “strumenti di persecuzione” e per modernizzare un sistema giuridico che ha definito “osceno” e “arcaico“. Tuttavia, queste argomentazioni non convincono molti, compreso l’ex capo della giustizia Silvio Camilleri, che avverte: “Questa riforma servirà solo a proteggere i politici e le persone di loro fiducia dalle indagini
“.
Il problema, secondo i critici, è anche il metodo con cui il governo sta portando avanti la riforma. Il disegno di legge viene spinto a tutta velocità attraverso il Parlamento, senza dare spazio a un dibattito pubblico approfondito, nonostante le pressioni della società civile che chiede maggiore trasparenza.
E mentre il Partito Laburista sembra deciso a marciare compatto, Camilleri Gambin lancia una sfida diretta ai parlamentari del PL: “Ci aspettiamo che i parlamentari laburisti prendano posizione contro questa oscenità. Non vogliamo rivedere lo stesso atteggiamento avuto quando avete votato compatti per coprire Konrad Mizzi o quando avete respinto a occhi chiusi un’inchiesta pubblica sulla tragedia di Jean Paul Sofia.”
Il segretario di Momentum non lascia spazio a compromessi e chiude con un appello carico di tensione politica: “Se avete un minimo di decenza e amore per il vostro Paese, dovete votare contro queste proposte repressive. Non potete permettervi di finire ancora una volta dalla parte sbagliata della storia
.”
Foto: Times of Malta