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Non è ancora arrivata l’estate e Comino è già piena di rifiuti

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Comino è piena di rifiuti, ha dichiarato l’organizzazione

Venerdì scorso un’organizzazione ambientalista ha lamentato la situazione di Comino, soprattutto in vista dell’arrivo dell’estate.

In una dichiarazione di venerdì, Nadur Nadif, il quale l’anno scorso ha raccolto più di 200 sacchi di rifiuti dall’isola nel corso di molteplici pulizie, ha affermato che, nonostante le rassicurazioni ricevute e gli impegni assunti per una maggiore applicazione delle norme e per la gestione dell’ambiente, i progressi tangibili sono apparsi sfuggenti.

Alcune porzioni dell’isola che circondano la Laguna Blu sono tuttora ricoperte di rifiuti, “una situazione ritenuta intollerabile per un sito designato Natura 2000”.

I rifiuti vanno da tazze, bottiglie e sigarette ad ananas abbandonati.

I bidoni erano etichettati in modo inadeguato o non lo erano affatto, aggravando la sfida di una corretta gestione dei rifiuti. Inoltre, il ronzio incessante dei generatori ha ulteriormente disturbato la tranquillità dell’isola, eclissando i suoni naturali delle onde e della vita aviaria, ha dichiarato l’organizzazione.

Sebbene siano stati compiuti sforzi lodevoli nelle iniziative di piantumazione di alberi da parte della precedente amministrazione ambientale, l’abbandono delle reti di plastica che circondavano gli alberi morti ha sminuito questi sforzi.

“Il raggiungimento di un equilibrio armonioso tra prosperità economica e integrità ambientale richiede misure proattive. Durante la collaborazione con le autorità governative sono state proposte numerose soluzioni pragmatiche”, si legge.

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Tra queste vi sono:

  • L’attuazione di processi di smaltimento dei rifiuti chiaramente delimitati e semplificati.
  • La designazione di Comino come zona libera dalla plastica.

Nadur Nadif ha detto che anche con questi suggerimenti, c’è un notevole ritardo nel trasformare le parole in azioni.

“L’apatia prevalente verso la creazione di un cambiamento significativo è deplorevole, soprattutto se si considera il fascino intrinseco dell’isola di Comino e il suo potenziale di attrarre un turismo di qualità e di arricchire il patrimonio delle future generazioni maltesi.

“Con l’avvicinarsi dell’estate 2024, speriamo ardentemente in un miglioramento rispetto agli anni precedenti. Spetta a tutte le parti interessate adempiere coscienziosamente alle proprie responsabilità nella salvaguardia del nostro ambiente”, si legge nel documento.