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Malta

milioni nascosti e conti segreti: il caso che scuote la finanza maltese

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Uno scandalo finanziario da capogiro scuote il mondo della contabilità! Due commercialisti sono finiti nei guai dopo che un’indagine ha portato alla luce discrepanze fiscali per un valore di ben 1,5 milioni di euro. Il verdetto? Ci sono prove sufficienti per mandarli a processo per evasione fiscale e riciclaggio di denaro. E non è tutto: le loro finanze sono state congelate, e con loro anche quelle di una serie di aziende collegate allo scandalo.

Nigel Scerri e Mikeala Scerri, entrambi impiegati presso la società Ennesse, sono ora sotto accusa insieme a una lunga lista di imprese coinvolte nell’indagine, tra cui Ennesse, Nimik Ltd, Accountingwise Ltd, Davvero Ltd, Payrise Limited, NYG Ltd, Sopralific Ltd, Starseekers Ltd, Volando Ltd, Drivingforce Limited, Delvetro Ltd, Double Leisure Ltd, Obregado Ltd, Performante Ltd e Semprenoi Ltd. I rappresentanti delle società coinvolte hanno dichiarato di essere innocenti, ma il caso sembra tutt’altro che chiuso.

Una rete intricata di conti e operazioni milionarie

Giovedì, in tribunale, il poliziotto Tonjoe Farrugia ha preso la parola per svelare il retroscena di questa intricata rete finanziaria. Ha raccontato di un impressionante sistema di transazioni che nel 2016 ha visto muovere denaro attraverso ben 26 conti bancari attivi, 19 dei quali a Malta, mentre gli altri erano sparsi in Germania, Belgio e Lituania.

Ma il vero colpo di scena arriva con gli investimenti immobiliari della coppia: l’indagine ha rivelato che nel tempo hanno accumulato un patrimonio immobiliare dal valore stratosferico di circa 12 milioni di euro! Cifre che hanno insospettito gli inquirenti, soprattutto quando un contabile della Malta Tax and Customs Administration (MTCA) ha sottolineato un dettaglio sorprendente: i due sono riusciti a rimborsare un debito da 400.000 euro in appena tre mesi e un altro da 500.000 euro in soli otto mesi.

Quando interrogati dalla polizia lo scorso novembre, i due accusati hanno spiegato di aver finanziato questi acquisti con i loro risparmi. Ma c’è di più: Mikaela Borg ha aggiunto di aver ricevuto due cospicue donazioni da suo padre, rispettivamente di 50.000 e 80.000 euro.

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Alla guida dell’accusa c’erano l’ispettore Farrugia e l’avvocata dell’Avvocatura dello Stato Rebecca Spiteri, mentre i due imputati sono difesi dai legali Joe Giglio e Michaela Giglio. Il processo si preannuncia esplosivo, con rivelazioni che potrebbero cambiare il destino di tutti gli indagati!

Foto: Matthew Mirabelli

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