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Metsola chiede una task force dell’UE sul Mar Rosso

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A cargo ship making its way through the Red Sea towards the Suez Canal last year. Inset: Roberta Metsola at last week’s European Council summit. Photos: Shutterstock, EU Parliament.

Roberta Metsola ha invitato i leader dell’UE a istituire una task force guidata dall’UE per mitigare le conseguenze socio-economiche della situazione nel Mar Rosso, dove le navi da carico sono state attaccate dai ribelli Houthi dello Yemen.

Intervenendo al vertice del Consiglio europeo della scorsa settimana, il presidente del Parlamento europeo ha sollecitato uno sforzo coordinato tra i Paesi del blocco per aiutare un maggior numero di navi da carico ad attraversare in sicurezza la rotta del Canale di Suez e per garantire che un numero sufficiente di navi faccia scalo in Paesi insulari come Malta, dove le imprese possono condividere lo spazio disponibile sulle navi container per facilitare le importazioni e le esportazioni durante il conflitto.

Gli Houthi, che controllano gran parte dell’impoverito Yemen e che combattono una guerra civile dal 2014, stanno attaccando le navi mercantili commerciali mentre attraversano lo Yemen e si dirigono verso il Mar Rosso, la vitale via d’acqua che conduce al Canale di Suez e al Mediterraneo orientale.

I loro attacchi, incentrati sul punto di strozzatura meridionale di Bab al-Mandeb nel Mar Rosso, hanno interrotto la navigazione sulla rotta che trasporta circa il 12% del commercio globale. A gennaio, due navi battenti bandiera maltese sono state “colpite” nella regione.

Per scongiurare il pericolo, le principali compagnie di navigazione stanno deviando le loro rotte attraverso il Capo di Buona Speranza in Sudafrica, entrando nel Mediterraneo dall’Oceano Atlantico attraverso lo Stretto di Gibilterra – un viaggio che ritarda il carico di circa tre settimane.

Si tratterebbe di coordinare gli sforzi nazionali per consentire ai trasporti marittimi di continuare a operare il più agevolmente possibile

Inoltre, nelle ultime settimane i prezzi dei trasporti marittimi sono saliti alle stelle e alcune navi hanno interrotto le soste a Malta, interrompendo notevolmente le attività di importazione ed esportazione delle grandi aziende maltesi.

La task force proposta da Metsola dovrebbe fare il punto sulle sfide, le risorse e le capacità di ciascun Paese e trovare il modo di affrontare le sfide condividendo tali risorse tra i Paesi del blocco per aiutare tutti gli Stati a beneficiare delle rotte e delle strategie commerciali più efficienti ed efficaci durante il conflitto.

“Si tratterebbe di un coordinamento degli sforzi nazionali per consentire al trasporto marittimo di continuare a operare il più agevolmente possibile”, ha spiegato un funzionario di Bruxelles.

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“Non si tratta solo di continuare a spingere le navi attraverso il Mar Rosso in modo sicuro, ma anche di elaborare una strategia per far sì che più navi facciano scalo a Malta lungo la loro rotta, o per aiutare le imprese a condividere lo spazio di carico su diverse navi e camion di proprietà di altri Paesi”.

Simili sforzi sono stati messi in atto durante la pandemia, quando il blocco si è riunito per coordinare l’approvvigionamento congiunto di vaccini, ventilatori e altre forniture mediche per garantire che tutti i Paesi ricevessero una parte equa delle risorse tanto necessarie.