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Malta

Memorie dimenticate: il progetto che salva la storia dei migranti maltesi

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Un progetto straordinario per riscoprire le radici maltesi sta prendendo vita grazie alla Fondazione Magna Żmien e al Maltese-Canadian Museum di Toronto. Con l’iniziativa Kartolini Mill-Kanada , si mira a salvare dall’oblio i ricordi dei migranti maltesi, proteggendo preziose collezioni di foto e media analogici delle loro famiglie. È un viaggio che mescola nostalgia e speranza, un’occasione per celebrare il contributo di una comunità che ha plasmato la storia dei paesi ospitanti.

“Le storie dei migranti maltesi sono spesso dimenticate, nonostante il loro valido contributo ai paesi ospitanti”  ha spiegato Andrew Alamango, direttore artistico della Fondazione Magna Żmien. Sabato alle 11:00, presso il Valletta Design Cluster, il pubblico avrà l’opportunità di partecipare a una Sharing Session, durante la quale il team della fondazione condividerà aggiornamenti sul progetto, seguendo la loro recente visita in Canada.

L’importanza di preservare queste memorie non può essere sottovalutata. Alamango ha evidenziato come molti maltesi canadesi abbiano raggiunto traguardi straordinari: alcuni sono diventati sottosegretari parlamentari, altri hanno lavorato per giganti come Google o sono diventati figure fondamentali nelle loro comunità. Ma c’è una lezione più profonda dietro questa iniziativa. “Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i maltesi migrarono verso paesi come Regno Unito, Australia e Canada. Ora che Malta è diventata un paese ospitante, tendiamo a dimenticare che anche noi, in tempi difficili, ci siamo spostati non per scelta, ma per necessità.”

Durante la loro visita in Canada, il team della fondazione ha esplorato il Maltese-Canadian Museum, situato vicino alla St Paul The Apostle Church a Toronto. Questo museo, aperto nel 2017 e curato da Richard Cumbo, ospita migliaia di oggetti legati alla storia maltese, dai manufatti neolitici a un’ampia esposizione sul celebre Miss Malta Pageant , organizzato dalla Maltese-Canadian Society di Toronto dal 1922 al 2019. Cumbo ha sottolineato le difficoltà affrontate dai migranti maltesi agli inizi del Novecento, quando il pregiudizio era diffuso, ma ha anche descritto come la situazione sia migliorata grazie all’aumento delle migrazioni dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il museo opera senza finanziamenti, affidandosi a volontari ultra-settantenni, ma il desiderio di collaborare con Magna Żmien è forte. Cumbo spera che il museo possa diventare un punto di riferimento per la digitalizzazione dei ricordi della diaspora maltese. “È fondamentale che la diaspora maltese rimanga connessa per preservare, documentare e promuovere la nostra ricca storia e cultura”  ha dichiarato.

L’appello della fondazione è rivolto a tutte le famiglie maltesi in Canada: condividete i vostri ricordi, i vostri frammenti di vita quotidiana del XX secolo, affinché possano essere preservati per le generazioni future. Grazie al supporto di Arts Council Malta, dell’Alta Commissione Maltese in Canada, del Maltese-Canadian Museum e della York University, questo progetto sta costruendo un archivio vivo, una testimonianza vibrante di un’eredità collettiva da custodire con orgoglio.

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Foto: Magna Żmien Foundation

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