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Malta

Malta e NATO: cosa si nasconde dietro l’aumento della spesa per la difesa?

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Malta non può vivere come se fosse al sicuro da ogni minaccia.  Il Partito Verde ADPD lancia l’allarme e si schiera con il primo ministro Robert Abela: la spesa per la difesa deve aumentare. E non si tratta di abbandonare la neutralità del paese, ma di renderla più “realistica”.

Sandra Gauci, leader dell’ADPD, è chiara: “Essere neutrali non significa essere passivi. Oggi i paesi possono essere colpiti in molti modi, dagli attacchi informatici ai sistemi energetici fino alle minacce alla sicurezza nazionale. Malta deve essere pronta.”  Il partito verde denuncia che, mentre il governo parla di pace, dietro le quinte si prendono decisioni che vengono tenute nascoste ai cittadini.

Un esempio? “Lo scorso anno il Parlamento maltese ha deciso all’unanimità di aderire come membro associato all’Assemblea Parlamentare della NATO”, rivela Gauci. “Eppure, questa decisione è passata inosservata, con un Partito Nazionalista complice nel silenzio. I maltesi hanno il diritto di sapere cosa comporta questa adesione.”

Ma c’è di più. L’ADPD chiede chiarezza su un possibile legame tra questa decisione e l’aumento della spesa per la difesa: “Per quale motivo esatto è stata richiesta questa adesione? L’incremento dei fondi per la difesa ha a che fare con questo accordo? Abbiamo diritto a delle risposte.”

L’intero dibattito è esploso dopo che Abela ha appoggiato il piano dell’UE per potenziare le spese militari dei paesi membri. Solo nel 2023, Malta ha destinato circa 90 milioni di euro alla difesa, pari all’1,2% della spesa pubblica totale. Un cambio di rotta che non è passato inosservato: lo stesso Abela, infatti, ha più volte criticato il Partito Nazionalista per aver proposto in passato un simile potenziamento.

Per l’ADPD, Malta deve mantenere la sua posizione neutrale, ma senza voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie. “Abbiamo il diritto e il dovere civile di prendere posizione di fronte ad abusi, odio e crudeltà. Non possiamo restare in silenzio nel nome della neutralità mentre assistiamo ad atrocità”, avverte il partito.

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E il riferimento alla crisi in Medio Oriente è evidente: “Ora più che mai, il governo deve alzare la voce contro le violazioni dei diritti umani. La situazione a Gaza è un caso lampante.”

Foto: ADPD

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