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Malta chiede all’UE di risolvere i problemi di salute dovuti al cambiamento climatico

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Diciannove paesi si sono uniti alla richiesta di Malta all’Unione Europea di prepararsi agli impatti dannosi sulla salute dovuti al cambiamento climatico.

Il gruppo di venti paesi ha presentato un documento congiunto che esorta la Commissione Europea (CE) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) ad aumentare la sorveglianza delle potenziali minacce per la salute e a preparare i sistemi sanitari per le emergenze future.

“Le temperature più elevate, i cambiamenti nei modelli di precipitazione (comprese le inondazioni e la siccità) e gli eventi meteorologici estremi […] avranno un impatto sempre più negativo sulla salute umana e potenzialmente sulla fornitura di servizi sanitari”, si legge nel documento visionato daTimes of Malta .

L’articolo rivela che le principali conseguenze comprendono il decesso e l’aumento di malattie legate all’esposizione al calore e diffuse da insetti, cibo e acqua contaminati, il peggioramento dell’inquinamento atmosferico e l’incremento dei problemi di salute mentale.

Nel documento, i paesi invitano la CE e l’ECDC ad analizzare le minacce alla salute e ai sistemi sanitari, a sviluppare piani di preparazione, ad aumentare la sorveglianza delle minacce, a coordinare un approccio comune dell’UE e a garantire che l’Unione sia in grado di offrire trattamenti medici efficaci.

“Il cambiamento climatico è ormai diventato una crisi climatica“, si legge nel documento.

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Il documento sarà affrontato la prossima settimana in occasione di una riunione del Consiglio Europeo, alla quale parteciperanno i ministri della Salute di tutto il continente.

In un post su X, ex Twitter, lunedì, il Ministro della Salute Chris Fearne ha dichiarato che il gruppo di paesi ha aderito alla “richiesta guidata da Malta che unisce il problema del cambiamento climatico alla salute”.

Il documento è stato presentato a nome di Austria, Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Slovenia.

L’appello segue la richiesta presentata da Fearne a luglio in occasione di una riunione del Consiglio Europeo, nella quale ha affermato che l’Europa meridionale sta sperimentando in tempo reale gli effetti devastanti del cambiamento climatico.

“Malta sarà uno dei Paesi che spingeranno per avere una discussione sul cambiamento climatico e su come questo influisce sulla salute dei nostri cittadini e sulla fornitura dei nostri servizi sanitari”, aveva dichiarato Fearne all’epoca.

Si stima che, solo nell’estate scorsa, circa 61.000 persone siano morte in Europa a causa delle alte temperature.

A settembre, gli scienziati del Servizio per il Cambiamento Climatico dell’Unione Europea hanno dichiarato che l’estate di quest’anno ha battuto tutti i record, superando in modo significativo la temperatura media dell’anno scorso.

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Intanto, nel solo mese di luglio, 21 persone sono state ricoverate a Malta per disidratazione e altri sintomi legati al caldo, mentre il Paese era alle prese con un’ondata di calore durata settimane e ripetute interruzioni di corrente.

L’aumento delle temperature è alla causa anche della presenza massiccia di alcune specie, tra cui la zanzara tigre, o zanzara delle foreste, che secondo il giornale si è diffusa in altri cinque Paesi e 223 regioni in tutto il continente in un solo decennio.

L’insetto è noto per diffondere virus come la febbre gialla, la febbre dengue e la febbre Chikungunya.