Un tempo, il Natale era sinonimo di sacralità, di angeli e pastori che accorrevano a celebrare la nascita di Gesù Bambino. Poi è arrivato Babbo Natale, con la sua barba bianca e il sacco pieno di doni, a rubare la scena. E ora? Siamo ufficialmente nell’era degli elfi!
“Elf on the Shelf”
, nato come un semplice libro per bambini accompagnato da un pupazzo, si è evoluto in un vero fenomeno culturale, diventando un simbolo del Natale moderno. Questo personaggio, a metà strada tra il divertente e l’inquietante, ha conquistato anche Malta, dove ogni anno sempre più famiglie abbracciano questa tradizione, trasformando gli elfi in protagonisti del periodo natalizio.
Pupazzi, accessori, abiti, libri e persino canali social dedicati: l’elfo non è solo un gioco, ma una vera e propria moda. E in questo universo di creatività natalizia, una donna maltese, Michelle Borg Cuomo, ha trovato il modo di distinguersi, creando un racconto irresistibile sul suo elfo personale, Siabuzz.
Qualche anno fa, Michelle, con l’intento di rallegrare la vita della sua nipotina dopo una grande perdita, ha portato a casa un “Elf on the Shelf”
. In poco tempo, il gesto affettuoso si è trasformato in un progetto molto più grande: una storia che mescola ironia, fantasia e un pizzico di follia natalizia.
L’elfo Siabuzz ha preso vita sui social, diventando una star di Instagram. La sua avventura? Ha sposato una Barbie interessata di nome Shazolley-Ann e insieme hanno avuto una figlia, Shalaini. Con il suo racconto, Michelle ha catturato il cuore di molti, aggiornando regolarmente il pubblico sulle peripezie della sua strampalata famiglia elfica.
Secondo Valerie Visanich, docente associata in sociologia presso l’Università di Malta, “l’elfo incarna sia la commercializzazione del Natale sia la reinvenzione degli iconi delle festività nella cultura occidentale contemporanea”. La sociologa spiega che l’elfo è un mix di simbolismo e commercio: “Da un lato è un personaggio giocoso, dall’altro è uno strumento di controllo, una sorta di scout di Babbo Natale. La sua popolarità riflette la crescente mercificazione del Natale, dove le tradizioni sono sempre più mediate da beni acquistabili”.
Ma dietro le apparenze, l’elfo è anche un’occasione per i genitori di dare sfogo alla propria creatività. Ogni notte, questi piccoli aiutanti di Babbo Natale vengono posizionati in situazioni divertenti o marachelle, trasformando l’attesa natalizia in una performance piena di immaginazione. Alcuni genitori, però, trovano questo rituale più un dovere che un piacere. “I miei figli lo volevano a tutti i costi. È faticoso, ma anche divertente,”
ammette una madre.
Tuttavia, molti riconoscono che l’elfo può rivelarsi un alleato inaspettato: “Si comportano meglio perché sanno che l’elfo li sta osservando e riferirà a Babbo Natale,”
spiega un genitore, soddisfatto. Anche se implica lavoro extra, i benefici non mancano, soprattutto quando l’elfo aiuta a garantire una casa ordinata e bambini educati durante le feste.
L’elfo, con la sua dualità tra fantasia e consumismo, è ormai parte integrante del Natale moderno. Da simbolo giocoso a vero e proprio regolatore del comportamento, ha trovato il suo posto sotto l’albero.
Foto: Siabuzz.