Il primo ministro parla fuori dal tribunale.
Il Partito Nazionalista (PN) ha accusato il primo ministro di “mentire per incitare alla violenza” dopo le dichiarazioni rilasciate ieri fuori dal tribunale.
Abela ha fatto i suoi commenti dopo una seduta della causa intentata dal PN che chiedeva al governo di recuperare 400 milioni di euro dati a Vitals/Steward nell’affare degli ospedali.
Il giudice Giovanni Grixti si è astenuto dal continuare a trattare il caso il mese scorso, dopo che la sua partner, l’avvocato Yanika Bugeja, era stata nominata curatrice in rappresentanza di Steward Assets Management Malta per l’atto di rescissione dell’affitto dei terreni relativi agli ospedali pubblici.
Il giudice Toni Abela è subentrato giovedì dopo che sia il PN che il governo hanno dichiarato di non avere obiezioni nei suoi confronti.
Nelle sue osservazioni Abela ha criticato il PN per aver intentato la causa, sostenendo che ciò ha ostacolato l’arbitrato internazionale attualmente in corso.
Ha inoltre incolpato il PN per la ricusazione del giudice Grixti, sostenendo che il PN gli ha “puntato una pistola alla testa”.
Il PN ha affermato che si trattava di un’affermazione falsa, proveniente da un primo ministro che nelle ultime settimane aveva ripetutamente criticato i tribunali.
La scelta delle parole del primo ministro, secondo il partito, era finalizzata a incitare una violenta rappresaglia contro il leader dell’opposizione Bernard Grech, il ministro ombra Adrian Delia e chiunque faccia parte del PN.
“Le parole di Robert Abela sono inaccettabili in una società democratica e mostrano Abela come un politico immaturo, pericoloso e antidemocratico”, ha dichiarato il PN.
Il PN ha dichiarato di ritenere Abela personalmente responsabile di qualsiasi danno possa essere subito.
Il partito ha inoltre espresso fiducia nei confronti di tutti i giudici e magistrati.