La nuova mostra di Esplora utilizza la realtà virtuale per avvicinare le persone al mare

Studenti che giocano con il nuovo robot interattivo di Esplora. Foto: Christian Sant Fournier

Una nuova mostra permette ai visitatori di esplorare il mare mentre si trovano sulla terraferma, grazie a tecnologie come le cuffie per la realtà virtuale che offrono la vista di un subacqueo delle acque intorno a Malta.

Dive In, una mostra interattiva permanente all’Esplora, è stata inaugurata lunedì e mira ad aumentare la comprensione dell’impatto dell’umanità sul mare e del suo impatto sulla vita delle persone.

La mostra è il risultato di una collaborazione di 50.000 euro tra Esplora, l’Università di Malta e il Segretario parlamentare del Ministero dell’Istruzione, della Gioventù, delle Risorse e dell’Innovazione.

Alfred Vella, rettore dell’Università di Malta, ha dichiarato: “Non facciamo abbastanza ricerche sui nostri mari, soprattutto considerando che ne siamo circondati. Speriamo che con una mostra come questa si possa incoraggiare una nuova generazione di ricercatori”.

La mostra presenta attualmente una varietà di tecnologie come un robot interattivo, ologrammi che mostrano i pesci e cuffie per la realtà virtuale, che permettono agli utenti di vedere la diversità della vita marina di Malta.

Entro la fine dell’anno, saranno aggiunte altre strutture alla mostra del centro scientifico Bighi, tra cui un microscopio digitale per osservare le microplastiche e una sabbiera.

Studenti osservano i nuovi ologrammi di Esplora. Foto: Christian Sant Fournier

Si tratta della prima mostra permanente sul mare a Malta. A Gozo ci sono già due centri marini per i visitatori.

Uno è stato aperto di recente a Għajnsielem e l’altro a Dwejra è aperto da oltre un decennio.

Il professor Alan Deidun, primo ambasciatore per la governance oceanica di Malta, ha dichiarato: “Non si può proteggere qualcosa che non si comprende”.

Deidun ha anche illustrato un altro progetto che lavora in tandem con la mostra, la Sea EU Alliance.

L’obiettivo è rafforzare i legami tra insegnamento, ricerca e innovazione attraverso la collaborazione di nove università situate in città costiere.