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Malta

Il Tribunale all’uomo che ha rubato alcolici: “La droga uccide, la disciplina no”

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A un uomo che ha ammesso di aver rubato sei bottiglie di alcolici da un negozio di Ħamrun domenica scorsa è stata concessa la libertà su cauzione da un tribunale che lo ha esortato a cercare aiuto per abbandonare la sua dipendenza dalla droga.

“La droga ti uccide… Non puoi farcela da solo”, ha sottolineato il magistrato di turno, Joe Mifsud, mentre Nicholai Azzopardi, un operaio edile di 39 anni di Qormi, ammetteva di aver seguito un programma di disintossicazione presso la Caritas ma di aver avuto una ricaduta dopo aver interrotto i contatti con l’ONG .

“Pensavo di potercela fare da solo”, ha spiegato l’uomo all’inizio della sua udienza, durante la quale si è dichiarato colpevole del furto aggravato di bevande alcoliche avvenuto tra le 10 e le 13 di domenica , e di un altro tentativo fallito più tardi nello stesso supermercato.

È stato anche accusato di aver commesso questi reati mentre era sottoposto a un ordine di libertà vigilata emesso per accuse simili nel 2021 .

Il suo avvocato, Mark Mifsud Cutajar, ha informato la corte che l’imputato aveva ammesso il presunto reato quando aveva rilasciato la sua dichiarazione alla polizia ed era disposto a registrare un’ammissione oggi.

Alla luce di tale ammissione, il magistrato Mifsud ha dichiarato che la Corte emetterà la sentenza in una fase successiva.

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In attesa della sentenza, il Tribunale ha invitato l’imputato a rimborsare alla vittima l’intero importo.

Parte della merce è già stata restituita, mentre il debito pendente ammonta a 162 euro .

La Corte gli ha concesso la libertà su cauzione a fronte di una garanzia personale di 5.000 euro, un coprifuoco tra le 22 e le 5 del mattino e la firma del libretto di cauzione domenica.

Il Tribunale ha esortato l’imputato a lavorare con diligenza e ad adottare tutte le misure di sicurezza nel cantiere, mentre lo ha nuovamente ammonito a tenersi lontano dai guai e a stare alla larga dalle droghe .

“La droga uccide. La disciplina non ha mai ucciso nessuno. Quelli che stanno nell’ombra aprono conti in banca mentre a voi si apre la tomba”, è stato il commento finale del magistrato, mentre l’imputato annuiva in segno di comprensione.

L’ispettore Elisia Scicluna ha condotto l’accusa.

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