Il sospettato di una rapina a San Ġwann ha un “problema acuto di droga”

L’incidente è avvenuto il 22 ottobre intorno alle 20:00 quando la vittima, 78 anni, stava camminando lungo Triq il-Ġibjun, a San Ġwann, dove è stata improvvisamente aggredita da un uomo che le ha sottratto la borsetta.

Il sospettato è stato successivamente rintracciato come Clifford Garrett, un 34enne residente a San Ġwann, collegato anche a un precedente furto nella località.

Il 9 ottobre, poco dopo le 7.30, è stata rubata una borsa da un veicolo parcheggiato in Triq Mikiel Anton Vassalli, a San Ġwann.

Lunedì il sospettato è stato accompagnato in tribunale, dichiarandosi non colpevole di entrambi i furti aggravati.

Il suo avvocato di fiducia, Josette Sultana, ha chiesto la libertà su cauzione, ma l’accusa si è fortemente opposta.

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L’avvocato dell’AG, Nadia Ciappara, ha sostenuto che le presunte vittime dovevano ancora testimoniare e, inoltre, l’anziana donna rapinata viveva vicino all’imputato.

Garrett aveva anche un carattere indisciplinato, come attestato dai suoi precedenti penali.

La difesa ha ribattuto che l’imputato era ancora presunto innocente e aveva un indirizzo fisso, vivendo con i membri della famiglia.

Ma l’ispettore dell’accusa Lydon Zammit ha aggiunto che l’imputato aveva un “problema acuto di droga” che non gli avrebbe “permesso di rispettare le condizioni del tribunale”.

Le accuse erano aggravate e la relativa pena non era minima, ha aggiunto Ciappara.

Dopo aver ascoltato le osservazioni, la corte, presieduta dal magistrato Rachel Montebello, ha respinto la richiesta di libertà su cauzione alla luce dei precedenti penali dell’imputato e del rischio di manomissione delle prove, dato che le presunte vittime dovevano ancora testimoniare.

La corte ha esortato l’accusa a presentare i testimoni civili il prima possibile.

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Anche gli ispettori Stephen Gulia e Nico Zarb hanno esercitato l’azione penale.