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Il possesso di droga in carcere non comporterà automaticamente un prolungamento della pena

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Jonathan Attard ha annunciato le riforme venerdì. Foto: Jonathan Borg

Gli ex detenuti sorpresi in possesso di droga durante la detenzione non dovranno tornare in prigione, come proposto dal governo in una nuova riforma.

Attualmente, qualsiasi persona già detenuta non può essere giudicata dal Drug Court – un organismo giudiziario che mira a riabilitare invece di punire gli utenti di droghe sorpresi con piccole quantità di sostanze illecite.

Questo cambiamento è uno dei tanti che il Ministero della Giustizia ha proposto in una nuova riforma della legge maltese sulla riabilitazione dalle droghe, pubblicata venerdì per una consultazione pubblica.

Nell’aprile 2015 Malta ha introdotto la legge sulle tossicodipendenze, incentrata sull’offerta di cure ai tossicodipendenti piuttosto che sulla detenzione.

Tuttavia, l’articolo 13 di tale legge specifica che le persone che commettono reati di droga mentre sono già in carcere non possono avvalersi delle disposizioni della legge, che includono la possibilità di essere giudicati dal Tribunale per le droghe.

Lo scorso luglio, un tribunale ha dichiarato che la disposizione nega ai detenuti il beneficio delle politiche che promuovono la riabilitazione degli utenti di droghe, violando effettivamente i loro diritti fondamentali.

Nuovi limiti massimi di possesso per i tribunali antidroga

Le riforme sottoposte a consultazione pubblica includono anche una revisione della quantità massima di droghe illegali di cui una persona può essere trovata in possesso ed essere comunque ammessa a comparire davanti al Tribunale per le droghe.

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Il possesso massimo di cannabis è passato da 300 a 500 grammi, quello di ecstasy da 300 a 500 pillole e quello di eroina e cocaina da 100 a 200 grammi.

Le persone trovate in possesso di un eccesso di droghe al di sopra dei limiti massimi stabiliti saranno processate attraverso le normali procedure giudiziarie e non beneficeranno della clemenza che il Tribunale per le droghe è in grado di mostrare ai suoi trasgressori.

Il Ministro della Giustizia Jonathan Attard ha dichiarato che la riforma mira a non “legare le mani al tribunale” quando ritiene che ci sia un vero caso di riabilitazione.

Niente più giuria obbligatoria

La riforma propone anche di eliminare l’obbligo per le persone accusate di traffico di droga di comparire davanti a una giuria; l’imputato potrà scegliere se il suo caso sarà deciso da un giudice o da una giuria.

Tutti i casi che comportano la possibilità di una condanna all’ergastolo, come il traffico di droga, devono comparire davanti a una giuria.

Attard ha detto che in pratica non è mai stata pronunciata una condanna all’ergastolo per accuse di traffico di droga, ma gli accusati si sono comunque trovati a dover essere giudicati da una giuria.

L’eliminazione di questo requisito servirà anche ad aumentare l’efficienza del sistema giudiziario.

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