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Malta

Il MUMN accoglie con favore i progetti di ampliamento delle aree cliniche dell’Ospedale Mater Dei

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Una sala operatoria dell’Ospedale Mater Dei. Foto: Darrin Zammit Lupi

In data odierna, il sindacato degli infermieri ha accolto con favore la proposta del nuovo Ministro della Salute di trasformare gli ospedali St Luke e Karin Grech in un “villaggio della salute” e di massimizzare la superficie clinica del Mater Dei.

Sabato, Jo Etienne Abela ha dichiarato a un programma radiofonico di voler tenere il passo con la popolazione in crescita.

Ha detto al conduttore Andrew Azzopardi su RTK 103 che l’area di Guardamangia potrebbe svolgere questa funzione: i servizi non clinici, compresa la scuola di medicina, potrebbero essere spostati dal Mater Dei al St Luke’s e al Karin Grech.

Ciò consentirebbe di utilizzare “ogni angolo” del Mater Dei per scopi clinici, mentre l’ospedale potrebbe essere ampliato “laddove il cemento ce lo consente”.

Oggi, l’Unione maltese delle ostetriche e delle infermiere ha dichiarato di aver chiesto da tempo nuovi reparti alla Mater Dei.

“Non è accettabile avere pazienti e infermieri nei corridoi o in altre aree dell’ospedale che non sono mai state designate come reparti clinici”, ha dichiarato il sindacato.

Fin da quando il MDH è stato “concepito”, il MUMN ha insistito sul fatto che sono necessari altri “progetti di capitale per elevare la sofferenza, la mancanza di dignità umana e il degrado che si prova quando si è collocati in aree indesiderate aperte per mancanza di spazio”.

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I commenti di Abela di sabato sono stati un “grande sollievo” per il MUMN, che ha affermato che tali progetti di capitale potrebbero essere lanciati in collaborazione con il settore privato, proprio come è accaduto nel settore degli anziani. Il nuovo ospedale per anziani costruito come estensione della residenza di San Vincenzo De’ Paoli è “una storia di successo”, hanno detto.

Il MUMN ha affermato che il governo dovrebbe dare priorità alla ristrutturazione del Mount Carmel Hospital, che “offrirebbe servizi migliori rispetto alla costruzione di un ospedale per la salute mentale accanto al MDH”.

Il sindacato ha aggiunto di essere desideroso di lavorare con il Ministro della Salute per affrontare la carenza di personale sanitario e lanciare un programma olistico che favorisca i pazienti e il personale.

La reazione del sindacato contrasta con quella degli studenti di medicina, che hanno commentato il progetto di allontanarli dall’area Mater Dei.