I residenti di Qrendi, Mqabba, Żurrieq e Siġġiewi intendono protestare contro il progetto di trasferire un impianto di asfalto a Mqabba durante un evento che si terrà questa domenica.
La protesta pacifica si svolgerà alle 10 del mattino nella piazza principale di Qrendi, hanno detto in una dichiarazione che annuncia l’evento.
I residenti dei quattro villaggi sono preoccupati per il fatto che l’Autorità di Pianificazione intende approvare una proposta di trasferimento di un impianto di asfalto della BIP Ltd in una cava dismessa a Mqabba, dalla sua attuale ubicazione in Ħal Far.
BIP Ltd è di proprietà di Sandra Axiak e Francesca Penza, figlie dell’imprenditore Carmel Penza.
Il funzionario della PA ha raccomandato l’approvazione del trasferimento, ma l’udienza della domanda, originariamente prevista per il 14 novembre, è stata rinviata a causa dell’intensificarsi del controllo pubblico sulla decisione.
I consigli locali di Qrendi, Mqabba, Safi, Rabat, Żurrieq e Siġġiewi hanno tutti dichiarato di essere contrari al trasferimento dell’impianto, e i residenti sono preoccupati per l’impatto che un impianto di asfalto avrebbe sulla loro salute a lungo termine.
“Non possiamo avere un impianto che rilascia fumi tossici per tutto il giorno, a soli 250 metri da una zona residenziale”, hanno detto i residenti in una dichiarazione.
“L’impianto costringerà molti di noi a tenere le finestre chiuse, soprattutto se il vento soffia in direzione delle nostre case. Non riusciamo a capire come l’Autorità per le Risorse Ambientali possa dare la sua benedizione a questo impianto, che rappresenta una minaccia diretta per la nostra salute”.
L’ERA non si è opposta al piano di trasferimento, affermando che l’impianto si troverebbe a circa 500 metri di distanza dalla zona residenziale più vicina ed è improbabile che generi un rumore eccessivo.
La protesta si terrà domenica mattina, hanno detto i residenti.
I residenti affermano che le abitazioni più vicine si trovano a metà della distanza, ossia a 250 metri.
Una petizione diffusa dai residenti contava circa 2.000 firmatari a partire da mercoledì mattina.
I residenti hanno detto di sperare che i parlamentari locali si uniscano alla protesta di domenica, per ascoltare i residenti e le loro preoccupazioni, e hanno chiesto alla PA di negare completamente il permesso.
La controversia rispecchia una situazione simile a Iklin, dove i residenti si sono lamentati delle esalazioni tossiche rilasciate da un altro impianto simile, gestito da Bitmac Ltd.
Nonostante le lamentele dei residenti, tra cui un ministro del governo in carica, l’autorità di regolamentazione ambientale, l’ERA, ha dichiarato di non poter intervenire in questa situazione.
Gli aggiornamenti sull’evento di domenica sono disponibili