Grech: “Tutti gli accusati del caso Vitals devono dimettersi se ancora in carica”

Bernard Grech ha detto che Abela dovrebbe stare dalla parte della gente, non degli accusati, nel caso degli ospedali Vitals. Foto: Schermata dal live stream di PN

I funzionari pubblici contro cui sono state mosse accuse penali per l’affare degli ospedali Vitals devono farsi da parte fino alla conclusione del procedimento, ha insistito martedì il leader dell’opposizione Bernard Grech.

Questo, ha affermato, è quello che è capitato alla gente comune e a queste persone non dovrebbe essere concessa una preferenza speciale.

Lunedì il Primo Ministro Robert Abela ha dichiarato che le accuse non costituiscono una colpa, che avrebbe rispettato la presunzione di innocenza e non avrebbe sospeso nessuno finché non avesse visto le prove.

“Non ci dovrebbe essere una preferenza speciale per le persone che sono davvero l’establishment e che si aspettano di rimanere al loro posto nonostante le accuse che sono state mosse contro di loro”, ha replicato Grech martedì.

Non è più possibile sostenere che non sono state presentate prove. Le prove ci sono e le accuse sono state presentate, ha aggiunto.

Grech ha reagito alla conferenza stampa che Robert Abela ha tenuto lunedì pomeriggio, poco dopo la presentazione delle accuse penali contro l’ex primo ministro Joseph Muscat e altre figure di spicco della sua amministrazione.

Abela dalla parte degli accusati, non del popolo

Grech ha aggiunto che il primo ministro ha dimostrato di essere dalla parte di coloro che sono accusati di crimini piuttosto che dalla parte del popolo maltese.

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Lunedì il primo ministro ha sollevato dubbi sul modo in cui è stata condotta l’inchiesta giudiziaria prima della presentazione delle accuse.

“Abbiamo visto un primo ministro che ha scelto di stare dalla parte di coloro che sono accusati di presunti crimini invece che dalla parte del popolo. Ha scelto di stare al fianco dell’aggressore invece che delle vittime… ha scelto i suoi colleghi invece che Malta e i maltesi”, ha detto Grech.

Abela è stato tenuto in ostaggio dopo che milioni di dollari sono stati rubati al popolo maltese, ha aggiunto.

Abela ha nominato l”establishment’ 47 volte”

Grech ha dichiarato che Abela ha usato la parola “establishment” 47 volte, durante la conferenza stampa, riflettendo il suo stato di panico. Ha persino accusato alcuni giornalisti di aver preparato le loro domande con l’establishment.

Secondo Grech, il primo ministro dovrebbe scusarsi per il modo in cui ha trattato i giornalisti e ha detto che, proprio come Daphne Caruana Galizia, i giornalisti dovrebbero avanzare senza paura nella loro lotta per la democrazia.

“Venti organizzazioni studentesche hanno criticato il comportamento irresponsabile di Abela lunedì. Fanno anche loro parte dell’establishment?”, ha chiesto.

“Questo significa che tutti coloro che non sono d’accordo con voi ora fanno parte dell’establishment?”.

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Grech ha anche chiesto al Procuratore Generale di pubblicare il rapporto d’inchiesta nella sua interezza e l’ha accusata di averne dato solo una copia ad Abela, che a sua volta ne ha condiviso il contenuto con le persone che desiderava, nonostante lui abbia insistito sul fatto di non averlo ancora visto.

“A Robert Abela viene data la possibilità di scegliere cosa fare dell’indagine e di controllarne le conclusioni”.

“Come può dirci che non è d’accordo con le conclusioni dell’inchiesta se ci dice anche che non l’ha vista? Primo ministro, è stato sorpreso a mentire”, ha affermato Grech.

“E ora si è scagliato contro le poche istituzioni che ancora funzionano in questo Paese: i tribunali e i media. Sta pericolosamente attaccando due pilastri della democrazia”.

L’atteggiamento del primo ministro, ha detto Grech, è dannoso per la reputazione di Malta. Quanto in basso si spingerebbe il ministro per difendere il suo predecessore?

Abela sta fomentando le fiamme
Secondo Grech, anche altre “figure di spicco” del PL stanno incitando la popolazione a scendere in piazza.

“Robert Abela si sta comportando in modo pericoloso e sta alimentando le fiamme che – Dio non voglia – potrebbero finire in un falò”.

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“Questo non è altro che un invito alla gente a scendere in piazza, che ci ricorda il periodo in cui alcuni laburisti fecero irruzione nei tribunali e diedero fuoco al Times”.

Ha invitato Abela a condannare le minacce e ha detto che lo riterrà responsabile di qualsiasi cosa possa accadere, come risultato delle crescenti tensioni.