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Malta

Grech non si scusa: tensione in aula dopo le accuse al governo

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Il leader dell’opposizione, Bernard Grech, ha scatenato una vera e propria bomba politica rifiutandosi di scusarsi o di ritirare le sue dichiarazioni incendiarie in parlamento. Un atto di sfida che non è passato inosservato, tanto che il Presidente della Camera, Anglu Farrugia, ha dovuto intervenire con una censura ufficiale. La tensione in aula è alle stelle, e Grech, fermo sulle sue posizioni, ha deciso di non fare marcia indietro, accusando il governo di essere “colluso con i criminali”. Un’accusa pesante che ha scatenato una tempesta, con i riflettori puntati su un’escalation di polemiche che minaccia di travolgere ogni cosa.

Il tutto è iniziato durante un acceso dibattito parlamentare lunedì, quando Farrugia ha cercato di calmare gli animi, chiedendo alle due fazioni di scusarsi a vicenda. Questo dopo che il Primo Ministro Robert Abela aveva chiamato il deputato del PN Alex Borg un “pagliaccio”, mentre Grech aveva accusato il governo di corruzione e di collaborare con i criminali. Se Abela ha ceduto e si è scusato, Grech ha mantenuto la sua posizione, insistendo nel ripetere che il governo era “marcio”. La reazione del Presidente è stata immediata e severa: “Se queste parole verranno ripetute, il Parlamento dovrà prendere provvedimenti” .

La situazione è diventata ancora più tesa quando, nel mezzo del dibattito, Farrugia ha bocciato la richiesta del PN di discutere urgentemente in parlamento il furto di 200 kg di resina di cannabis dai magazzini dell’esercito a Safi. Un colpo audace, con la polizia che ha arrestato diversi sospetti legati al furto. La gravità dell’incidente ha spinto il Ministro degli Interni Byron Camilleri a chiedere al Primo Ministro Robert Abela di accettare le sue dimissioni, mentre il comandante dell’AFM, Clinton O’Neill, è stato sospeso.

Dopo un lunedì infuocato, martedì la scena si è fatta ancora più intensa. Il governo ha fatto il suo ingresso in parlamento con un gesto deciso: il Primo Ministro Robert Abela e i ministri sono entrati insieme, marciando in blocco verso l’aula. Un’entrata che non è passata inosservata, mostrando una coalizione compatta, ma anche il segno di una lotta politica che sembra destinata a durare ancora a lungo.

Foto: Archivio Times of Malta
Video: Jonathan Borg

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