Un’ombra inquietante si è abbattuta sulle Forze Armate di Malta: un furto incredibile, 200 kg di droga sottratti da una base sicura. Ma la vera domanda che si pongono molti è: c’è stata collusione interna? Secondo l’ADPD, il Partito Verde, questa potrebbe essere la chiave di tutto. Un fatto che non può essere ignorato, una violazione della sicurezza che scuote le fondamenta stesse del sistema di difesa nazionale.
In una dichiarazione scottante rilasciata martedì, l’ADPD ha accusato senza mezzi termini il Primo Ministro Robert Abela di non aver preso l’unica decisione politica giusta: accettare le dimissioni del ministro degli Interni Byron Camilleri. Un atto che avrebbe dovuto essere immediato, per una questione di responsabilità politica.
“È evidente come il Primo Ministro Robert Abela avrebbe dovuto accettare le dimissioni del ministro Byron Camilleri. La gravità della violazione della sicurezza in una base delle Forze Armate di Malta è già di per sé enorme. La responsabilità politica per questa falla nella sicurezza deve essere assunta da Byron Camilleri,”
ha dichiarato l’ADPD. Le parole sono forti, un’accusa diretta che fa tremare le istituzioni.
Ma non è finita qui. Il Partito Verde ha anche criticato aspramente la retorica sulla “guerra alla droga” che, secondo loro, non è altro che un “gioco populista a buon mercato”, che distoglie l’attenzione da un problema ben più grave. “La questione della politica antidroga non ha nulla a che vedere con quanto accaduto,”
hanno ribadito, richiamando l’attenzione sulle reali cause di questa vicenda, troppo grave per essere trattata come una semplice bandiera ideologica.
Nel mirino dell’ADPD c’è anche lo stato attuale delle Forze Armate di Malta, la loro capacità di garantire la sicurezza e di svolgere anche i compiti più elementari. È questa la vera questione che deve essere affrontata, con serietà e urgenza.
Foto: ADPD