Un’audizione incandescente quella di Glenn Micallef, il candidato maltese alla Commissione Europea, che il 4 novembre ha conquistato l’attenzione del Comitato Cultura e Educazione (CULT). A soli 35 anni, il più giovane tra i 27 membri proposti per il collegio, Micallef si è trovato sotto i riflettori per dimostrare la sua preparazione e la visione che lo guiderà in uno dei ruoli più importanti in Europa.
Il Comitato CULT non ha tardato a esprimere la sua opinione, descrivendo Micallef come “un candidato convincente, dotato di una chiara attitudine per essere membro del Collegio dei Commissari e svolgere i compiti specifici assegnatigli”. La valutazione, resa pubblica poche ore prima del voto del Parlamento Europeo, ha messo in luce il suo impegno verso valori chiave come diversità, equità, solidarietà, democrazia, uguaglianza di genere e inclusione sociale. “Ha dimostrato una notevole apertura nel dialogo con i membri del Parlamento, soprattutto in vista di futuri dialoghi strutturati con l’EP”
ha sottolineato Nela Riehl, presidente del comitato.
Nonostante una buona padronanza delle principali aree politiche, la performance di Micallef non è stata priva di critiche. “In alcune occasioni, le sue risposte si sono concentrate su priorità politiche generali, mancando però di dettagli sugli aspetti di bilancio legati al suo portafoglio” ha osservato il comitato. Si è inoltre notata l’assenza di una chiara visione sulla futura cooperazione tra i direttorati generali per l’istruzione e la comunicazione, oltre che una spiegazione più dettagliata riguardo la “cultura compass” e il programma European Solidarity Corps. “I coordinatori si aspettano un maggiore impegno nel coinvolgere giovani con meno opportunità e un chiaro follow-up su questi temi nel prossimo futuro”
ha concluso Riehl.
Ma c’è di più. Secondo quanto riportato, Micallef è riuscito a raccogliere consensi trasversali, impressionando quasi tutti i principali gruppi politici dell’Europarlamento, inclusi i conservatori euroscettici dell’ECR. Due gruppi di destra, però, si sono opposti alla sua nomina, rompendo il fronte comune di sostegno.
Ora, non resta che aspettare. Il Parlamento Europeo si riunirà mercoledì a mezzogiorno per votare l’intero collegio dei commissari, dopo un acceso dibattito sul programma presentato dal presidente Ursula von der Leyen. Per ottenere l’approvazione sarà sufficiente una maggioranza semplice, e il sostegno dei principali gruppi come EPP, S&D e Renew dovrebbe garantire un risultato positivo. Tuttavia, dissidenti interni non mancheranno. Tra questi, membri spagnoli del PPE contrari alla nomina di Teresa Ribera e alcuni parlamentari del S&D contrari alla promozione di Raffaele Fitto, figura chiave della coalizione di Giorgia Meloni.
Intanto, i parlamentari maltesi Peter Agius e David Casa hanno confermato il loro sostegno a Micallef. La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, potrà votare a favore o decidere di astenersi, come consentito dal protocollo. Ma la strada per la conferma ufficiale rimane impegnativa: solo dopo l’approvazione dell’intera squadra il giovane Micallef potrà insediarsi nel suo nuovo ruolo.
Con la sua giovane età e una carriera promettente, Glenn Micallef rappresenta una figura fresca e determinata in un panorama europeo spesso dominato da veterani. Tuttavia, le sfide non mancano, e le aspettative sono alle stelle.
Foto: [Archivio Times of Malta]