Un amore travolgente, ma ostacolato dalla burocrazia: questa è la storia di Josephine Portelli e Prince Kwadwo Asomah, una coppia che lotta contro un sistema che sembra volerli separare. Uniti da sette anni e legati da un accordo di convivenza ufficializzato nel 2023, i due si trovano oggi a fronteggiare l’agenzia statale Identità, accusata di ritardare inspiegabilmente il rilascio di un permesso di soggiorno cruciale. Questo documento non solo permetterebbe a Prince di lavorare dignitosamente, ma aprirebbe finalmente la strada al loro matrimonio in chiesa.
Non potendo più sopportare questa situazione, Portelli e Asomah hanno deciso di depositare una protesta giudiziaria presso la Prima Sezione del Tribunale Civile, denunciando la lentezza di Identità. Con voce ferma e determinata, Portelli ha dichiarato: “Il mio compagno merita di lavorare con dignità, proprio come chiunque altro sposato con un cittadino maltese. Le stesse regole devono valere per tutti allo stesso modo.”
La loro storia d’amore era iniziata grazie ai social media, quando Asomah viveva ancora in Italia. Nel 2019, deciso a stare vicino alla donna che amava, si è trasferito a Malta. Durante questo periodo, Asomah aveva richiesto lo status di rifugiato, prima in Italia e poi a Malta, riuscendo ad ottenere un permesso di lavoro temporaneo, rinnovato regolarmente. Tuttavia, il respingimento della domanda di asilo ha portato alla revoca del permesso, lasciandolo senza alcuna possibilità di lavorare legalmente.
Nonostante questi ostacoli, la coppia aveva iniziato a pianificare il matrimonio dei loro sogni, desiderando unirsi in chiesa. Ma senza i documenti necessari, il sogno è rimasto irrealizzato. Per rafforzare il loro legame, hanno optato per un accordo di convivenza a luglio 2023, un passo riconosciuto dalla stessa Identità. Secondo la legge sulla convivenza, tale accordo garantisce ai conviventi “gli stessi diritti concessi a una persona sposata o in un’unione civile, inclusi quelli relativi al lavoro e alla famiglia
.”
Eppure, nonostante tutta la documentazione presentata da Asomah a marzo, il permesso di soggiorno non è ancora stato rilasciato. Questo ritardo non solo lo priva del diritto di lavorare, ma impedisce alla coppia di costruire una vita normale e di affrontare il futuro con serenità.
Portelli, esasperata, ha espresso le sue preoccupazioni: “Cosa sta causando il ritardo nell’emissione di un permesso di soggiorno per una persona in una relazione stabile e duratura, quando Identità ha già riconosciuto la relazione emettendo un certificato di convivenza? Esiste forse una politica nascosta che rende difficile per i cittadini di Paesi terzi ottenere ciò che la legge gli garantisce?”
L’avvocato Analise Magri e il procuratore legale Mark Sultana, che rappresentano la coppia, sono pronti a portare avanti questa battaglia legale per far valere i diritti della coppia e garantire che la legge venga rispettata. Nel frattempo, Josephine e Prince attendono con ansia che giustizia venga fatta, sperando che l’amore e la determinazione possano superare ogni ostacolo burocratico.
Foto: [Archivio Times Of Malta]