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Malta

fort Chambray, conto alla rovescia: le storiche caserme verso la demolizione

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Un simbolo della storia di Gozo rischia di essere cancellato per sempre! Le storiche caserme britanniche di Fort Chambray sono destinate alla demolizione per far spazio a un lussuoso hotel a cinque stelle. Ma la battaglia per salvarle è già iniziata: tra i firmatari della petizione per un ordine di conservazione d’emergenza ci sono l’ex ministro laburista Evarist Bartolo, l’ex sindaco PL di Xagħra Christian Zammit e ben 13 deputati nazionalisti. A loro si uniscono centinaia di cittadini indignati, decisi a impedire che un pezzo del patrimonio dell’isola venga sacrificato in nome dello sviluppo.

La Planning Authority ha dato il via libera alla demolizione di gran parte delle caserme, prevedendo solo il mantenimento della facciata e delle ali laterali… ma spostandole più indietro per integrarle nel nuovo hotel. Una soluzione che non convince affatto la “Coalition for Gozo” – composta da Din l-Art Ħelwa Għawdex, Għawdix e Wirt Għawdex – che ha lanciato una raccolta firme per ottenere un ordine di protezione immediato.

L’appello ha già raccolto l’adesione di 25 ONG, due comuni gozitani, i partiti Momentum e ADPD, due associazioni universitarie, 13 parlamentari e circa 700 cittadini. Domani mattina, la richiesta ufficiale sarà presentata alla Planning Authority, con la speranza di bloccare il progetto prima che sia troppo tardi.

Il portavoce PN per la pianificazione, Stanley Zammit, ha espresso il suo sostegno alla richiesta di protezione, pur avendo in precedenza votato a favore di un accordo che ha permesso il trasferimento dell’area a nuovi investitori. Nel 2024, un comitato bipartisan ha modificato la concessione originaria del 2005, consentendo all’imprenditore gozitano Michael Caruana di vendere il sito a un gruppo di investitori la cui identità resta ancora un mistero.

Ma attenzione: non tutti i membri del Partito Nazionalista sostengono l’ordine di conservazione. Mentre Stanley Zammit e Alex Borg hanno votato a favore della modifica della concessione, dichiarando che l’opposizione “vuole che il progetto vada avanti e venga completato” , Borg non ha sottoscritto la richiesta di protezione delle caserme.

Se l’ordine di conservazione d’emergenza verrà approvato, l’edificio sarà protetto per un anno, dando il tempo alla Planning Authority di stabilire quale livello di tutela meriti. Se le caserme otterranno una classificazione di protezione di livello uno, ogni intervento di modifica o demolizione sarà vietato. Nel frattempo, i proprietari saranno obbligati a garantire che la struttura non subisca ulteriori danni.

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La battaglia è ancora aperta, e i cittadini possono far sentire la loro voce: chiunque voglia firmare la petizione può inviare il proprio nome e numero di carta d’identità all’indirizzo e-mail ghawdex@dinlarthelwa.org .

Foto: Daniel Cilia

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