Il tribunale di La Valletta. Foto: Matteo Mirabelli
Due fratelli gemelli sono stati rinviati in custodia mercoledì dopo essersi dichiarati non colpevoli di violenza contro i loro genitori anziani, a poco più di un mese dalla concessione della libertà provvisoria per accuse simili.
I due fratelli di 39 anni, i cui nomi non vengono pubblicati per proteggere l’identità delle presunte vittime, sono tornati in tribunale dopo che la polizia ha ricevuto nuove informazioni sul fatto che i fratelli stavano ancora una volta importunando i genitori per ottenere denaro.
I due, che hanno dichiarato alla corte di essere attualmente disoccupati, avrebbero voluto i soldi per alimentare la loro dipendenza dalla droga.
Quando i genitori si sono rifiutati di consegnare il denaro, i figli sarebbero diventati violenti.
Entrambi i fratelli sono stati chiamati in giudizio e hanno ottenuto la libertà su cauzione nel corso del mese.
Da allora, però, sarebbero tornati a comportarsi male, chiedendo continuamente soldi ai genitori e usando violenza contro la coppia di anziani quando le loro richieste venivano respinte.
Mercoledì i fratelli sono stati accusati di violenza contro i genitori, di aver fatto temere agli anziani vittime di violenza, di insulti e minacce e di aver violato le condizioni di libertà provvisoria.
Si sono dichiarati non colpevoli.
Il loro avvocato di fiducia ha affermato che il padre aveva presentato una falsa denuncia e ha sostenuto che si trattava di un caso di vendetta.
Ma l’accusa si è opposta con forza alla richiesta di libertà provvisoria, confutando l’affermazione della difesa secondo cui si trattava di una falsa denuncia.
Dopo aver ascoltato le argomentazioni di entrambe le parti, la corte, presieduta dal magistrato Kevan Azzopardi, ha respinto la richiesta e ha rinviato le gemelle in custodia cautelare.
Il tribunale ha anche emesso un ordine di protezione a favore dei genitori degli accusati.
Gli ispettori Omar Zammit e Christian Cauchi hanno svolto l’azione penale.