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Malta

Denzel Washington e l’incontro speciale sul set: i mastini italiani rubano la scena

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L’incontro tra Denzel Washington e due mastini italiani ha rubato la scena sul set di Gladiator 2 , ma questa storia è ben più di una semplice passeggiata con i cani. Quando Godfrey Abela ha iscritto il suo possente Thor, un Cane Corso di 11 anni e 55 chilogrammi, per un ruolo nel film, mai avrebbe immaginato che avrebbe attirato l’attenzione di una star di Hollywood come Washington. E invece, non solo l’attore ha notato Thor e Maya, l’altro Cane Corso di proprietà del fratello di Abela, ma si è anche fermato per conoscerli meglio.

“Denzel è pazzo per i cani”, ha raccontato Abela con un sorriso incredulo. Sul set, in una piovosa giornata di gennaio a Manoel Island, l’attore si è avvicinato ai due mastini e, con grande entusiasmo, ha chiesto ad Abela il permesso di accarezzarli. Ma non si è fermato lì. “Con mia grande sorpresa, mi ha chiesto se poteva portarli a passeggio. Ovviamente ho detto di sì senza esitazione”.

Questo scambio si è trasformato in una conversazione di 20 minuti, durante la quale lo staff di Washington ha rivelato che in passato aveva posseduto un Cane Corso, anche se ora ha scelto i Bullies. L’attore ha mostrato un’incredibile affinità con Thor e Maya, che nel film interpretano i cani da guardia romani, un ruolo perfetto per questi discendenti dei Canis Pugnax, i leggendari molossi usati dai romani per la guerra e la guardia. Sul set, i due giganti si sono guadagnati il soprannome di “gentili giganti” grazie al loro equilibrio perfetto tra aspetto intimidatorio e temperamento pacifico. “Ecco la bellezza di questa razza: sembrano pronti a farti a pezzi, ma in realtà hanno un carattere incredibile e sono molto calmi”, ha sottolineato Abela.

Ma come è arrivato Thor sul grande schermo? Non c’è stato alcun casting formale: la fama di Thor, noto a Malta per le sue performance sulle onde come cane surfista, ha fatto sì che i fan lo segnalassero alla produzione quando è stato lanciato un appello per i Cane Corso. “Credo che siano stati i suoi fan a rendere tutto possibile”, ha detto Abela con orgoglio.

L’esperienza, seppur straordinaria, ha lasciato un velo di malinconia nel cuore di Abela. “Odio dirlo, ma Thor sta invecchiando. Volevo avere un ricordo tangibile di lui, qualcosa che durasse per sempre”. Sul set, Abela, insieme al nipote Luke, ha gestito i cani con grande dedizione, accettando persino di fare sacrifici personali. “Ho dovuto tagliarmi i dreadlocks e radermi la barba, ma l’ho fatto felicemente per Thor”, ha confessato.

Eppure, nonostante tutta la magia dell’esperienza, Abela non ha ancora visto il film. “Non posso portare i cani al cinema e non ho nessuno con cui lasciarli”, ha ammesso ridendo, sperando di trovare presto l’occasione di vedere Thor brillare sul grande schermo.

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Foto: Godfrey Abela
Video: Godfrey Abela

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