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Cronaca

Uomo processato per violenze sulla madre della sua ragazza, caso di abusi “satanici”

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Lunedì è iniziato il processo a carico di un uomo accusato di aver violentato la madre della sua fidanzata 15enne e di aver profanato la minore nel corso di pratiche sataniche

Il caso risale al 2019, quando l’adolescente, allora 18enne, fu tratto in arresto e accusato di stupro, violenta aggressione indecente e sequestro illegale delle vittime, costringendole a compiere atti sessuali indecenti e ferendole leggermente. 

Il processo è presieduto dal giudice Consuelo Scerri Herrera, ma senza giuria.

Un ispettore salito sul banco dei testimoni lunedì mattina ha raccontato di aver trovato una croce infuocata sulla porta di un bagno, manici di scopa usati per compiere atti sessuali e tre cani acquistati su ordine del diavolo.

L’avvocato difensore Mario Mifsud ha aggiunto che in un armadio sono stati trovati indumenti di suore.

Durante il controinterrogatorio, è emerso anche che gli inquirenti non hanno richiesto un’inchiesta giudiziaria sul caso. 

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Il marito della madre non è stato convocato come testimone perché il suo coinvolgimento sembra essere stato escluso. 

Non è mai stato possibile rintracciare una terza persona che sembrava essere un frequentatore abituale della casa in cui si sarebbero verificati gli incidenti. Non è stato nemmeno contattato un prete satanico, segnalato durante le indagini.

Lunedì è stato detto alla corte che la casa sembrava emanare un senso di abbandono quando la polizia l’ha visitata e perquisita in presenza dell’imputato. Quel giorno, i giovani hanno iniziato a tremare quando sono rimasti fuori dalla porta d’ingresso, insistendo che c’era il diavolo lì dentro. 

Sembrava che la casa non fosse stata pulita da tempo e che la stanza precedentemente occupata dall’imputato fosse stata sgomberata

Un computer portatile in cucina apparteneva alla madre, ma era accessibile a chiunque in casa. Su quel portatile c’erano due filmati pornografici che sembravano presentare gli stessi eventi descritti da una delle vittime, ha sottolineato l’avvocato della difesa. 

Il processo continua lunedì pomeriggio.

Il tribunale ha emesso un divieto di diffusione ai media per i nomi degli imputati e delle presunte vittime

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I procuratori generali Angele Vella e Francesco Refalo sono gli avvocati dell’accusa.

L’avvocato Mario Mifsud è il difensore.