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Cronaca

Un uomo chiama la moglie 517 volte nel giro di poche settimane

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Un uomo di 42 anni, autista di Mellieħa, è stato rilasciato dopo essersi dichiarato non colpevole di aver molestato la moglie.

La coppia, che sta attraversando un processo di separazione , ha tre figli e non vive insieme.

Nonostante a gennaio di quest’anno il Tribunale avesse già emesso un ordine di protezione a favore della vittima, ordinando all’imputato di non parlarle, le due parti sono rimaste in contatto. La vittima chiamava l’imputato per gli alimenti e l’imputato la chiamava per altri motivi, tra cui cercare di sistemare il matrimonio.

L’accusa ha spiegato che dal primo novembre a oggi l’imputato ha chiamata l’ormai ex moglie 517 volte e, nonostante la vittima abbia bloccato il suo numero, le chiamate continuavano ad arrivare da un numero sconosciuto.

La difesa ha chiesto la libertà su cauzione, ma l’accusa si è opposta a causa della mancanza di affidabilità dell’imputato, del timore che possa commettere crimini simili durante il procedimento o che possa manomettere le prove.

Dopo aver ascoltato le argomentazioni della difesa, in particolare il fatto che l’imputato non ha mai minacciato, colpito fisicamente o causato danni alla vittima, la Corte, presieduta dal magistrato Marseanne Farrugia, ha accolto la richiesta di scarcerazione a condizione che l’imputato limiti i contatti con la vittima solo per lo stretto necessario, che firmi presso la stazione di polizia di Qawra due volte alla settimana e che un terzo garante sottoscriva una garanzia per un importo di 10.000 euro.

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L’ordine di protezione a favore della vittima ha una durata di cinque anni e, in caso di violazione, l’imputato dovrà pagare una multa di 7.000 euro e scontare una pena detentiva di due anni.