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Cronaca

Sei presunti ladri hanno preso di mira tre volte il magazzino di Mrieħel

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Oggi sono stati portati in tribunale sei uomini, accusati di essere coinvolti in un furto in un magazzino di Mrieħel che è stato preso di mira tre volte.

Il caso risale al 15 ottobre dello scorso anno, quando sigarette e altri articoli sono stati rubati durante la notte dal magazzino Charles Grech di Mrieħel.

Lo stesso magazzino è stato preso di mira anche a gennaio, ma un apparente furto è stato sventato quando è scattato l’allarme.

Quattro giorni dopo, gli stessi magazzini sono stati nuovamente presi di mira e sono state rubate altre sigarette e altri articoli.

Gli investigatori della polizia, basandosi sui filmati delle telecamere a circuito chiuso e su altre prove, hanno identificato uno dei sospetti, Carlos Pace, di Marsa.

Alla fine sono arrivati a identificare altri tre sospetti.

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In seguito, la polizia ha trovato merce rubata all’interno dell’auto e del negozio di un altro sospettato, Joe Mark Mercieca, 29 anni, di Zabbar, che ha detto alla corte di essere un funzionario ambientale dell’ERA.

Alla fine la polizia ha radunato i sei sospetti, a vario titolo coinvolti nel caso.

Durante l’udienza, Carlos Pace, 21 anni, di Marsa e Daniel Vella, 21 anni, di Zejtun, si sono dichiarati colpevoli di furto. È stata concessa loro la libertà provvisoria in attesa di giudizio, con una garanzia personale di 5000 euro, e l’obbligo di firmare il libretto di cauzione una volta alla settimana.

Mercieca è stato accusato di ricettazione e frode fiscale.

Gli altri accusati sono James Azzopardi, 33 anni, di Hamrun, Leon Calleja, 21 anni, di Birkirkara, e Jonathan Degiorgio, 37 anni, di Santa Venera. Azzopardi è stato accusato anche di furto di targhe, di aver guidato una Ford Transit senza patente e senza copertura assicurativa e di aver violato quattro precedenti decreti di cauzione. Anche Degiorgio è stato accusato di aver violato precedenti condizioni di libertà provvisoria.

Tutti si sono dichiarati non colpevoli.

L’avvocato di Degiorgio, Franco Debono, ha chiesto la libertà provvisoria. Ha sottolineato che diversi fattori militavano a favore della libertà provvisoria. L’imputato aveva collaborato, aveva svolto il minor ruolo, aveva cambiato molto la sua vita e aveva trovato un lavoro.

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L’accusa ha ammesso che l’indagato ha svolto il ruolo minore, raccontando alla polizia di aver partecipato ai preparativi del furto senza prendere parte alla rapina vera e propria di gennaio. Degiorgio era uscito di prigione dopo Natale e aveva avuto la fortuna di trovare un lavoro regolare. In precedenza aveva avuto problemi di droga che sembrava stesse affrontando.

Aveva fatto progressi, ma poi purtroppo è finito in nuovi guai […] Il problema sta nelle compagnie che frequentaL’ispettore Joseph Mercieca

Il magistrato Claire Stafrace Zammit ha negato la libertà su cauzione in considerazione delle varie accuse e della presunta violazione di precedenti decreti di libertà su cauzione. Il tribunale ha ordinato a un agente di sorveglianza di seguire l’imputato e di presentarsi in tribunale con un ordine di sorveglianza temporanea.

Anche Mercieca ha chiesto la libertà su cauzione, ma il suo avvocato ha sottolineato che il suo caso era diverso. Non era accusato di furto, ma di ricettazione e di violazione delle leggi fiscali.

La cauzione è stata concessa a varie condizioni, tra cui il divieto di avvicinarsi ai testimoni dell’accusa, la firma del libretto di cauzione due volte alla settimana, un deposito di 500 euro e una garanzia di 5.000 euro.

In questa fase non è stata presentata alcuna richiesta di cauzione per James Azzopardi.

Infine, Leon Calleja ha richiesto la libertà provvisoria. Il suo avvocato, Alessandro Lia, ha sottolineato che le accuse nei confronti del suo cliente erano quasi identiche a quelle dei due che avevano confessato. L’unica differenza è che lui è stato accusato di recidiva per aver guidato senza patente anni fa. Infine, Leon Calleja ha chiesto la libertà provvisoria. Il suo avvocato, Alessandro Lia, ha sottolineato che le accuse nei confronti del suo cliente erano quasi identiche a quelle dei due che avevano confessato. L’unica differenza era che lui era accusato di recidiva per aver guidato senza patente anni fa.

La libertà provvisoria è stata concessa sotto la supervisione di un agente di sorveglianza, con l’avvertenza di non avvicinarsi ai testimoni della polizia, la firma del libretto di cauzione tre volte alla settimana, il coprifuoco tra mezzanotte e le sette del mattino, una cauzione di 500 euro e una garanzia personale di 5000 euro.

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Gli avvocati Franco Debono, Marion Camilleri e Francesca Zarb hanno assistito Pace, Vella e Degiorgio. Gli avvocati Michael Sciriha e Roberto Spiteri hanno assistito Mercieca e Azzopardi. L’avvocato Alessandro Lia ha assistito Calleja.