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Cronaca

Ritardo inaccettabile nell’inchiesta giudiziaria sulla morte di Sofia

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Il Primo Ministro ha scritto al Presidente della Corte Suprema chiedendogli di garantire che l’inchiesta giudiziaria sulla morte di Jean Paul Sofia sia conclusa al più presto.

Sofia, 20 anni, è stato ucciso a dicembre in un edificio in costruzione, facente parte di un cantiere a Corradino.

La madre ha chiesto un’inchiesta pubblica indipendente sull’incidente, sostenuta dal Partito Nazionalista, che il Primo Ministro Robert Abela ha respinto.

Ma in una lettera inviata oggi al Presidente della Corte Suprema Mark Chetcuti, Abela ha scritto che il verbale del processo non è ancora stato ultimato, ritardando la conclusione dell’inchiesta giudiziaria presieduta dal magistrato Marseanne Farrugia.

Ha affermato all’interno della lettera che, se si considera la delicatezza del caso, tale ritardo è del tutto inaccettabile, anche in considerazione dell’efficienza che i tribunali hanno costantemente dimostrato.

Il magistrato inquirente, ha insistito Abela, aveva a disposizione tutte le risorse richieste, compresi gli esperti tecnici.

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Ha chiesto al Presidente della Corte Suprema di usare i suoi poteri e le sue prerogative per assicurare che l’inchiesta sia conclusa e che il corso della giustizia proceda in modo che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.