Gli attivisti hanno criticato la Settimana delle Matricole “iper-consumistica” dell’Università di Malta, affermando che le aziende private sono state privilegiate rispetto alle organizzazioni studentesche e agli enti accademici.
La scorsa settimana l’università ha iniziato a dare il benvenuto agli studenti per il nuovo anno scolastico, con aziende private, organizzazioni studentesche e altri enti presenti nel campus che distribuivano omaggi per promuovere i loro servizi o lavori.
“Siamo molto delusi dal fatto che, nonostante le numerose dichiarazioni e denunce presentate negli anni precedenti, la Settimana delle Matricole rimanga un evento iper-consumistico incentrato sugli interessi commerciali presenti alla Kunsill Studenti Universitarji (KSU) e all’Università di Malta”, ha dichiarato lunedì Studenti Graffitti, l’ala studentesca del Moviment Graffitti, in un comunicato.
“Il quadrilatero principale all’esterno della Student House, l’area di parcheggio quattro e la zona che conduce al Gateway sono stati riempiti di grandi marchi che sponsorizzano la KSU, soffocando qualsiasi movimento o spazio creativo per le organizzazioni studentesche”.
L’ONG ha ribadito i commenti espressi l’anno scorso, quando ha affermato che la Settimana delle Matricole è stata trasformata in un “evento per fare soldi, pieno di aziende e società”.
Sempre l’anno scorso, una società di media incentrata sugli studenti è stata accusata di aver fatto cadere soldi su centinaia di studenti.
Freehour, una società di app per studenti, aveva distribuito 1.000 euro in banconote da 5 euro che erano piovute sugli studenti all’allora nuovo Campus Hub. Secondo molti, si trattava di una manovra di marketing che avrebbe potuto provocare gravi lesioni.
Lunedì, Studenti Graffitti ha riconosciuto che quest’anno alle organizzazioni studentesche è stata offerta una tenda più grande, ma la struttura mancava di misure di ventilazione e raffreddamento adeguate.
L’ONG ha affermato che la musica ad alto volume veniva suonata durante le ore di punta della biblioteca e anche mentre si tenevano le lezioni nelle aule non lontane dalle aree che ospitavano gli eventi della Settimana delle Matricole.
“Finché la Settimana delle matricole della KSU rimarrà un evento aziendale che favorisce le aziende private – e non gli studenti che pretende di rappresentare – continueremo a fare pressione sulla KSU”.