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Cronaca

Di nuovo sul banco degli imputati l’uomo accusato di revenge porn

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A poche settimane dalla sua ammissione di colpevolezza riguardo l’accusa di aver diffuso materiale pornografico riguardante una sua ex, il 44enne di Zejtun torna sul banco degli imputati con nuove accuse sempre riguardanti il reato di revenge porn.

Aldilà dei contenuti diffusi a Novembre e Dicembre, il magistrato Natasha Galea Sciberras scopre che l’uomo, la cui identità non viene svelata per proteggere le vittime, era già stato accusato di aver diffuso materiale simile ad Ottobre .

In quell’occasione aveva ammesso la sua colpevolezza e per tale ragione gli fu concessa una sospensione della pena, tuttavia tre settimane dopo, il filmato riemerge venendo diffuso da un nuovo profilo Facebook .

La vittima ha sporto un’altra denuncia e le indagini hanno condotto la polizia allo stesso indirizzo IP utilizzato dall’imputato. Il profilo Facebook utilizzato era falso.

L’uomo si è dichiarato non colpevole delle accuse, che comprendevano anche l’uso improprio di apparecchiature di telecomunicazione e la commissione di un reato durante il periodo di sospensione della pena.

Non gli è stata concessa la libertà provvisoria perché la presunta vittima e coloro che hanno ricevuto il filmato devono ancora testimoniare in tribunale.

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Gli avvocati difensori Franco Debono e Marion Camilleri hanno chiesto alla corte di nominare uno psicologo affinché il loro cliente possa ricevere le cure necessarie. Hanno anche chiesto alla corte di raccomandare che l’uomo sia trattenuto all’ospedale Mount Carmel . Il magistrato Galea Sciberras ha accolto le richieste.

L’ispettore di polizia Omar Zammit ha svolto l’azione penale.