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Autisti di taxi e corrieri: stop ai permessi di lavoro, mercato in crisi

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I cittadini di paesi terzi che vivono a Malta devono avere un permesso di lavoro per restare sull’isola. Questo permesso, legato a un datore di lavoro e rinnovabile ogni anno, è essenziale per la loro permanenza.

Il governo ha scosso il mercato annunciando che le nuove domande di permesso per autisti di taxi e corrieri alimentari sono state respinte perché il settore ha “raggiunto la saturazione”. “Questo vale sia per chi cerca lavoro dall’estero sia per chi già risiede a Malta e vuole cambiare datore di lavoro”  ha dichiarato il Ministero degli Affari Interni.

Centinaia di domande di permesso di lavoro sono state respinte, e fonti governative confermano che i richiedenti non appartenenti all’UE sono stati bloccati da Identità, accusando alcuni datori di lavoro di comportamenti “abusivi”. “Le aziende accusate di sfruttare i corrieri alimentari non potranno assumere finché non saranno completate le indagini”  ha tuonato in parlamento il Ministro degli Affari Interni, Byron Camilleri.

Il Primo Ministro Robert Abela ha ribadito che solo i lavoratori essenziali per l’economia maltese saranno ammessi. Il governo ha spiegato che il permesso unico, combinante residenza e lavoro, è stato sottoposto a una “valutazione rigorosa”  da parte di Jobsplus.

“Questo processo prevede test approfonditi del mercato del lavoro per garantire l’allineamento con le esigenze attuali, valutando la disponibilità di lavoratori locali e la legittimità dei datori di lavoro. Le valutazioni hanno mostrato che il mercato per autisti di taxi e corrieri alimentari è saturo”  si legge nella dichiarazione del governo.

Jobsplus ha quindi raccomandato il rifiuto di nuove domande, comprese quelle dall’estero e da chi cerca di cambiare lavoro. “Questa decisione si basa su una revisione dettagliata del mercato, analizzando registri di disoccupazione e offerte di lavoro. Le domande di rinnovo per i dipendenti esistenti continueranno senza interruzioni per non compromettere la stabilità dell’occupazione” ha aggiunto il ministero.

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Il governo, insieme a Jobsplus, si impegna a proteggere i cittadini di paesi terzi dagli abusi dei loro datori di lavoro.

Foto: Matthew Mirabelli

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