Un’enorme villa del XIX secolo a Sliema sarà restaurata e trasformata in un hotel a quattro stelle con 64 camere e tre piani aggiuntivi, se l’autorità di pianificazione approverà il progetto presentato di recente.
Villa St Ignatius, situata nella strada adiacente alla chiesa di Balluta
, fu originariamente costruita come residenza di alta classe, ma in seguito fu trasformata in un istituto scolastico, in un collegio gesuita e in un ospedale militare. Recentemente è stata oggetto di controversie quando un costruttore ha tentato a più riprese di restaurarla o rigenerarla.
Il progetto si propone di riqualificare la villa fatiscente in un hotel con un ristorante e un’area per la colazione/bar, una piscina riscaldata all’aperto e un’area coperta, un centro benessere, uno spazio espositivo, due livelli di sala polifunzionale, un’area per la ristorazione all’aperto all’interno del giardino anteriore e due livelli di parcheggio sotterraneo.
Nell’ambito del progetto, lo sviluppatore Paul Gauci promette di restaurare l’edificio, che è stato precedentemente descritto dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali
come un “bene di innegabile valore architettonico e storico” che necessitava di una programmazione.
Il progetto prevede anche il ripristino di una scala esterna, di elementi in muratura e di aperture e la demolizione di alcuni blocchi e accrescimenti di recente costruzione, oltre a estese opere di sistemazione del paesaggio e di pavimentazione.
Il progetto prevede anche la costruzione di tre ulteriori piani arretrati sopra la villa, contenenti camere e suite d’albergo.
La Sovrintendenza ai Beni Culturali ha già fatto appello all’Autorità di Pianificazione affinché respinga tutte le richieste di sviluppo per Villa Sant’Ignazio e programmi invece l’edificio.
Nel 2017, la ONG per la tutela dell’ambiente Din l-Art Ħelwa
ha presentato una richiesta formale di schedatura della villa e, solo pochi giorni dopo, parti dell’edificio sono state demolite illegalmente.
Nonostante i procedimenti giudiziari relativi ai lavori e un ordine di conservazione emesso dalla Sovrintendenza ai beni culturali, Gauci aveva presentato domanda per costruire una “piazza pubblica” che tagliasse proprio la parte rimanente dell’edificio storico. Tale richiesta è stata poi ritirata.
Villa Sant’Ignazio, in via Scicluna, fa parte di una proprietà più ampia che un tempo ospitava uno dei primi collegi gesuiti di Malta e che fu menzionata come edificio simbolo già nel 1839.
Storici come Albert Ganado, Temi Zammit e Carmel Baldacchino hanno acclamato la villa per la sua eccezionale importanza storica.